L’esordio

Conviene esordire con un piccolo o con un grande editore?

Conviene esordire con un piccolo o con un grande editore? Voi che dite, voi che esperienza avete? Secondo me conviene esordire con un editore affidabile, serio, che dimostra di tenerci veramente a voi, al vostro libro, al vostro romanzo, che ci punta, per così dire, che vi segua nelle fasi preparatorie (quelle dell’editing soprattutto) e anche dopo, attraverso il suo ufficio stampa, i suoi editor, i suoi redattori, quando il libro è uscito e bisogna promuoverlo… È un problema di persone, io credo, non di marchio. Le persone giuste – appassionate, colte, competenti – le puoi trovare nel grande editore, come nel piccolo di qualità. Importante nella scelta è anche la valutazione sulla collana nella quale venite inseriti, se è una collana vincente, o almeno promettente oppure di quelle “bollite”, destinate a morire presto… Ovviamente voi non siete tenuti a sapere di queste cose, affidatevi a un agente bravo, se non avete dimestichezza con il mondo editoriale. Anche lì, fate la scelta giusta, perché ci sono tanti cialtroni in giro! Fategli prima una domanda di cultura generale… Scherzo, eh! Alla prossima… ah, l’esercizio. Prendete a schiaffoni l’amministratore del vostro condominio, o un qualunque altro condomino, e raccontate in due cartelle quello che succede. Alla prossima!

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Andrea Carraro

Andrea Carraro, scrittore, nasce a Roma. Se avesse ricevuto un euro ogni volta che sui media hanno usato il termine “il branco” per parlare di uno stupro di gruppo, citando il titolo del suo romanzo più noto, oggi sarebbe ricco. Invece è “solo” uno scrittore tra i più bravi. Romanziere, autore di racconti e di poesie, nasce a Roma nel 1959. Ha pubblicato i romanzi: A denti stretti (Gremese, 1990), Il branco (Theoria, 1994), diventato un film di Marco Risi, L’erba cattiva (Giunti, 1996), La ragione del più forte (Feltrinelli, 1999), Non c’è più tempo (Rizzoli, 2002) (Premio Mondello), Il sorcio (Gaffi, 2007), Come fratelli (Melville, 2013), Sacrificio (Castelvecchi, 2017) e le poesie narrative Questioni private (Marco Saya, 2013). Ha pubblicato anche due raccolte di racconti, confluite nel volume Tutti i racconti (Melville, 2017). I suoi giudizi critici, sensibili ma affilati quando serve, lo rendono un lettore del cui parere fidarsi con tranquillità.

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