Evitate in ogni modo la prosa burocratica, una delle peggiori insidie dello scrivere. O meglio, usatela soltanto in modo ironico o per necessità di verosimiglianza realistica. Evitate di scrivere come il brigadiere: “essendosi recato e non essendo a conoscenza…”, “essendo venuto a conoscenza dell’avvenuta effrazione…”, o come l’impiegato ministeriale: “stante le delimitazione cronologica dell’incarico…”. Non fatevi contagiare dal burocratese che pervade molti ambiti della vita civile. Date un’occhiata al prezioso manuale di Massimo Birattari È più facile scrivere bene che scrivere male. Corso di sopravvivenza (Ponte Alle Grazie edizioni), un illuminante vademecum per “scrivere bene”, o forse meglio per “non scrivere male”.
Dentro la lampada
Il tocco
“Le dico mamma non toccarmi. Niente. Che fastidio ti dà? mi dice”. E con le mani continua a scavare nella carne del figlio.