Il consiglio con cui il Re della stand up comedy spiazza il pubblico romano, data la sua recente esperienza, è di chiedere a una donna se è d’accordo sul lasciarti libero di masturbarti davanti a lei. È bene chiederlo due volte, dice. E anche se lei dovesse dire di sì, suggerisce comunque di non farlo.
Louis CK è cioccolato al peperoncino, è uno zabaione apparentemente sbagliato con un Whisky Talisker ben invecchiato. Louis è potente, è intelligente. Sbarca a Roma dopo lo scandalo che lo ha cancellato dai radar della puritana America. Un po’ come un gelato italiano che diventa coreano ma resta italiano.
Delude? Delude i moralisti, i benpensanti. Ma non cambia mai e alla fine vince.
Non che masturbarsi davanti alle proprie assistenti sia corretto, ma la sostanza di Louis non muta, è fresca e brillante come un sorbetto di limone appena mantecato, aspro ma perfetto al palato.
Ce ne è per tutti. Anche per l’unica voce indignata tra il pubblico che grida allo scandalo, interrompe e si lamenta quando Louis nomina Auschwitz. Ma Louis è un professionista. È un artigiano fedele al suo mestiere e non si scompone, ammaestra lo spettatore con facilità ricordandogli che se si indigna per l’ironia sulla dramma ebraico, avrebbe dovuto indignarsi tutta la mezz’ora precedente quando si ironizzava su disabilità, immigrazione e ogni altro tema delicato sfiorato con maestria, invece di ridere.
Come un gelatiere che gestisce il cliente deluso, nervoso, che ha scelto il posto sbagliato per leccare un gelato ma che vuole lagnarsi lo stesso, pur avendo spazzolato via il cono che aveva tra le mani.
La stand up comedy americana, di cui Louis è Re, o almeno lo è stato, a questi livelli può accarezzare ogni tema senza timore.
Immaginate un artigiano gelatiere d’esperienza che sfida antiche ricette per trovare il gelato perfetto, può farlo. Beh, Louis CK lo ha fatto, ha accettato la sfida della stand up comedy poi la discesa e la risalita, e ha vinto. Riconfermandosi il numero uno lasciando senza respiro per il tanto ridere tutto il Sistina.
Seguite il mio consiglio, correte ad assaggiare i classici rivisitati al Palazzo del Freddo, la mandorla alla liquirizia, l’antica zuppa inglese con l’alchermes e correte su youtube a sentire Louis CK, digitando dopo il suo nome jizanthapus.
Mangiate, ridete e non sentitevi colpevoli; è molto più disdicevole masturbarsi davanti alle vostre collaboratrici.
Foto di copertina: By …some guy aka Flowizm