Il movimento della narrazione

Nuovo sconsiglio per esordienti dello scrittore Andrea Carraro. Questa volta parla del movimento della narrazione, indispensabile, anche per romanzi meditativi

Alla base di qualunque narrazione c’è il movimento. Senza movimento non c’è azione e non c’è romanzo. Se il vostro è un romanzo di idee, un romanzo-meditazione, un romanzo-saggio, lo stesso fate “muovere” quelle idee, rendetele dinamiche. In che modo? Anzitutto rendendo limpida la prosa, cercando di essere meno oscuri possibile. E poi imparando/affinando l’arte del “connettere”, forse la più tipica qualità del romanziere, del mettere in relazione cose (idee, mondi, classi, caratteri, lingue ecc.) diversi, opposti, come prescriveva Forster, con il suo celebre “only connect” (che volle come sottotitolo a “Casa Howard”; a proposito, l’avete letto quel bellissimo romanzo? Avete visto il bel film di James Ivory da cui è tratto?) ch’era quasi una dichiarazione di poetica. Per il grande scrittore inglese quell’only connect riguardava anzitutto le classi sociali, la sfida era metterle in relazione, in contatto, in attrito, attraverso i personaggi, ma riguardava anche altre cose, altre coppie di opposti da far dialogare, o scontrare, tradizione e progresso, per esempio, essere e apparire ecc. Insomma, affiniamo l’arte del connettere se vogliamo scrivere bei romanzi come quelli di Edward Morgan Forster!

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Andrea Carraro

Andrea Carraro, scrittore, nasce a Roma. Se avesse ricevuto un euro ogni volta che sui media hanno usato il termine “il branco” per parlare di uno stupro di gruppo, citando il titolo del suo romanzo più noto, oggi sarebbe ricco. Invece è “solo” uno scrittore tra i più bravi. Romanziere, autore di racconti e di poesie, nasce a Roma nel 1959. Ha pubblicato i romanzi: A denti stretti (Gremese, 1990), Il branco (Theoria, 1994), diventato un film di Marco Risi, L’erba cattiva (Giunti, 1996), La ragione del più forte (Feltrinelli, 1999), Non c’è più tempo (Rizzoli, 2002) (Premio Mondello), Il sorcio (Gaffi, 2007), Come fratelli (Melville, 2013), Sacrificio (Castelvecchi, 2017) e le poesie narrative Questioni private (Marco Saya, 2013). Ha pubblicato anche due raccolte di racconti, confluite nel volume Tutti i racconti (Melville, 2017). I suoi giudizi critici, sensibili ma affilati quando serve, lo rendono un lettore del cui parere fidarsi con tranquillità.

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