Nel 1917 William Butler Yeats compra per la somma simbolica di 35 sterline Thoor Ballylee, la torre quasi diroccata, un tempo di pertinenza dell’antico castello normanno del XVI secolo, nella Contea di Galway, sulla costa occidentale dell’Irlanda e si prodiga per ricostruirla. Oltre che la sua casa, la torre diventa uno dei maggiori simboli della sua poesia. La descrive “con la scala chiocciola, una camera dalla volta di pietra, un caminetto di pietra grigia col focolare aperto, una candela e una pagina scritta”. Di vedetta, getta l’alta ombra protettrice sul suo acro di terra pietrosa “dove la rosa simbolica può erompere in fiore”, dove trova ombra, frescura, silenzio negli angoli nascosti avviluppati di edera “fra olmi ruvidi e vecchi”. Sale in vetta e nelle lunghe veglie della sua solitudine si sporge dai muri che in cima alla torre ha lasciato sbrecciati; qui le api infaticabili vanno “a costruire nella dimora vuota dello storno”. Passeggia lungo le merlate appena sopra le feritoie, accessi per le taccole “strepitanti” che nidificano “accumulando rametti strato a strato”, e osserva. Lo sguardo spazia sulla valle e sul fiume mentre il vento spazza via la nebbia “simile a neve e “le fantasticherie perturbano lo spirito”. Cerca di cogliere le sensazioni nel momento in cui la luce declina e spicca al suo orizzonte il raggio obliquo, per lasciare le briglie sciolte al suo estro con la forte tendenza al misticismo. Richiama alla mente storie perdute nei tempi e unisce le sue invenzioni ai miti che attinge dal folklore e dal materiale leggendario d’Irlanda. È affascinato dalle rappresentazioni esoteriche e magiche, alcuni uccelli cui attribuisce facoltà superiori assumono valenza simbolica.
Nella moglie, Georgie Hyde-Lees, inizia a manifestarsi la scrittura automatica che offre a W.B. Yeats spunti e stimoli per immaginare la sua Bisanzio, dove potersi trasformare in un uccello d’oro; luogo ideale e mitico, diventa rifugio e motivo di evasione dall’amore inappagato per Maud Gonne, fervente nazionalista irlandese che più volte ha rifiutato la sua proposta di matrimonio, e dalle frustrazioni politiche. La repubblica d’Irlanda che per patriottismo vuole aristocratica e protestante tradisce le sue aspettative con l’instaurazione di una democrazia di “agricoltori cattolici”. “Non cercavo affatto la bellezza ma soltanto di alleviare lo spirito da qualche fardello d’amore o di amarezza imposto ad esso dagli eventi della vita”.