Nacque in una grande tenuta di campagna, “la Masseria del Giudice”, da agricoltori benestanti di Camargue e della Crau, che reggevano uomini e terre. Dediti alla mietitura, alla fienagione, alla raccolta delle olive, quasi con un orgoglio di casta, tramandavano di generazione in generazione sapienza e canzoni del lavoro contadino nella lingua provenzale, che Mistral fin da piccolo imparò a considerare come sua.
Trascorse un’infanzia felice nel microcosmo di una vasta e ricca pianura circondata dalla catena delle Alpilles, autentico belvedere coi pendii coperti di uliveti. Frequentò un istituto assai curioso, dove gli alunni erano più spesso in giro per le colline, lungo le rive dei fiumi o nelle boscaglie, che nelle aule scolastiche.
In una chiesa di Avignone, mescolato ad altri seduti sui banchi per la prima comunione, si trovò accanto a una bella fanciulla, Prassede, tutta vestita di bianco, con una corona di biancospino e “le guance simili a due rose appena sbocciate”. Il primo amore. Avevano tutti e due dodici anni, l’età della Beatrice di Dante.
Si incontravano solo in chiesa, unendo le loro voci nei cori, sussurrandosi parole dolci e infantili motivi di riso. Dopo qualche mese non la vide più. Passava per la strada dove abitava, alzava gli occhi verso le persiane verdi della casa di Prassede, ma inutilmente. L’avevano mandata in convento.
Mistral cadde in una tale prostrazione da non aver più voglia di nulla. I genitori vedendolo smunto e pallido decisero di portarlo da Saint Gent, il santo dei febbricitanti. Verso mezzanotte, partirono su una carretta, a piedi scalzi, uniti a una carovana di pellegrini che cantavano in lingua provenzale l’inno di Saint Gent, con la luna alta e chiara nel cielo. Nei luoghi del venerato eremita, tutti parlavano l’occitano, i vecchi raccontavano ai giovani quello che avevano sentito dire. Meravigliato da quei racconti, suggestionato dai profumi di Provenza, guarì dalla febbre.
Da quelle memorie si formò la voce che cantò in lingua occitano-provenzale il grande, se non l’unico amore dell’uomo e del poeta Frédéric Mistral: per la terra natia.
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Frédéric Mistral (Maillane, 8 settembre 1830 – Maillane, 25 marzo 1914) Nobel per la letteratura nel 1904. Poeta francese famoso in Francia, poco in Italia, anche a causa della difficile traduzione dell’occitano. Spese tutta la sua vita artistica per diffondere il provenzale, lingua in cui scrisse.