Come trasformo in gelato “L’isola dei morti” di Arnold Böcklin

Come farà Andre Fassi a trasformare "L’isola dei morti" di Arnold Bocklin, quadro di fine ‘800, in gelato?

Un gelato che si consuma è una vita che perde lo smalto della gioventù, si fonde, si accartoccia e scompare nel buio dell’ignoto.
Per finire dove? L’isola dei morti di Arnold Böcklin, quadro di fine ‘800 creato in cinque differenti versioni, non offre una risposta ma permette di evocare stati d’animo tali da lasciare l’osservatore immerso in umori antichi, al confine tra paura e curiosità.
Un bimbo davanti a una vetrina di gelati tra gusti sconosciuti, il cuore che batte incerto eppure sicuro di essere destinato a emozioni più grandi di lui. Curioso, non potrà cogliere il senso di alcuna pulsione se non nel momento in cui la lingua inconsapevole sfiorerà il gelo del freddo gelato sul cono.
E torniamo bambini davanti all’opera di Böcklin, evochiamo il nostro personale concetto di silenzio per immaginare la morte sconosciuta, increduli dell’arrivo un giorno del nostro turno.
Come sarà? Come sarà quel gusto lì? Che sapore ha la fragola? La morte invece? Che odori sentiremo mentre su una piccola barca saremo traghettati verso l’ignoto?
Come il bambino vorrebbe avere la certezza della bontà del gusto che sceglierà, gli esseri umani desiderano conoscere ciò che gli spetta dopo la vita, ma questo non è permesso se non il giorno della fine.
E così un giovane Caronte porge al piccolo avventore la possibilità di assaggiare il suo primo gelato, non sapremo mai cosa sentirà il bambino, quali emozioni percepirà, perché come dico sempre, il gusto è un’esperienza personale. Nessuno può interferire.
Moriamo un po’ ogni volta che desideriamo qualcosa per poi ottenerla, l’isola dei morti è l’esatto limbo che ci pone davanti al riflesso della morte che portiamo dentro di noi, nella vita che giunta alla fine ci sembra essere stata più breve di un gelato che si scioglie.

Condividi su Facebook

Andrea Fassi

Pronipote del fondatore del Palazzo del Freddo, Andrea rappresenta la quinta generazione della famiglia Fassi. Si laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali coltivando l’interesse per la scrittura. Prima di seguire la passione di famiglia, gira il mondo ricoprendo diversi ruoli nel settore della ristorazione ed entrando in contatto con culture lontane. Cresciuto con il gelato nel sangue, ama applicare le sue esperienze di viaggiatore alla produzione di gusti rari e sperimentali che propone durante showcooking e corsi al Palazzo del Freddo. Ritorna al passato dando spazio al valore dell’intuito invece dei rigidi schemi matematici in cui spesso oggi è racchiuso il mondo del gelato. Combina la passione per il laboratorio con il controllo di gestione: è l’unico responsabile del Palazzo del Freddo in qualità di Amministratore Delegato e segue la produzione dei locali esteri in franchising dell’azienda. In costante aggiornamento, ha conseguito il Master del Sole 24 Ore in Food and Beverage Management. La passione per la lettura e la scrittura lo porta alla fondazione della Scuola di scrittura Genius nel 2019 insieme a Paolo Restuccia, Lucia Pappalardo, Luigi Annibaldi e ad altri editor e scrittori. Premiato al concorso “Bukowsky” per il racconto “La macchina del giovane Saleri”, riceve il primo premio al concorso “Esquilino” per il racconto “Osso di Seppia” e due menzioni speciali nei rispettivi concorsi “Premio città di Latina” e “Concorso Mario Berrino”. Il suo racconto “Quando smette di piovere”, dedicato alla compagna, viene scelto tra i migliori racconti al concorso “Michelangelo Buonarroti”. Ogni martedì segue la sua rubrica per la scuola Genius in cui propone racconti brevi, pagine scelte sui sensi e aneddoti dietro le materie prime di tutto il mondo. Per la testata “Il cielo Sopra Esquilino” segue la rubrica “Esquisito” e ha collaborato con il sito web “La cucina italiana” scrivendo di gelato. Docente Genius di scrittura sensoriale, organizza con gli altri insegnanti “Il gusto per le storie”, cena evento di degustazione di gelato in cui le portate si ispirano a libri e film.

Tag

Potrebbe piacerti anche...

Dentro la lampada

Zio Alberto

Cosetta incontra inaspettatamente un lontano parente che aveva conosciuto solo nei racconti dei suoi familiari.

Leggi Tutto
Apri la chat
Dubbi? Chatta con noi
Ciao! Scrivimi un messaggio per dirmi come posso aiutarti :)