C di Conflitto

Proseguono i consigli alfabetici di Alice Felci, docente e libraia appassionata di storie scritte bene.

1. Raccontare le tue carenze di affetto materno può essere terapeutico, ma se non sei Oliver Twist difficilmente è letteratura. 

2. Il conflitto interiore è qualcosa che oscilla tra “sto meglio con o senza la frangetta” e “mi sa che mi ammazzo”. 

3. il conflitto relazionale può coinvolgere il partner, i parenti, gli amici, i figli, i vicini di casa. Se il tuo protagonista ce l’ha con tutti, e non stai scrivendo un romanzo di formazione, torna al punto due. 

4. Non tirarla per le lunghe. Non servono cinque capitoli di paturnie se il problema del tuo personaggio può essere risolto con due minuti di conversazione o un messaggio vocale su WhatsApp. 

5. Non prendertela con Dio, non sei Guccini. Non prendertela con le forze della natura, non sei Leopardi.

E naturalmente dovrai attraversarla, quella violenta tempesta di sabbia. È una tempesta metafisica e simbolica. Ma per quanto metafisica e simbolica, lacera la carne come mille rasoi. Molte persone verseranno il loro sangue, e anche tu forse verserai il tuo. Sangue caldo e rosso. Che ti macchierà le mani. È il tuo sangue, e anche sangue di altri. Poi, quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero. Ma su un punto non c’è dubbio. Ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi è entrato. Sì, questo è il significato di quella tempesta di sabbia.

Kafka sulla spiaggia di Haruki Murakami

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Alice Felci

Alice Felci è una docente di scrittura creativa e non solo. Riesce a conciliare i contenuti, l’organizzazione e il finanziamento di una materia apparentemente effimera come la cultura. Lavora da anni come editor e come insegnante di narrativa, incoraggiando aspiranti scrittori di tutte le età. Ha una particolare predisposizione a seguire i giovanissimi; attualmente si occupa di un progetto di formazione per l’apprendimento scolastico dei bambini con bisogni educativi speciali nel Comune di Montalto di Castro. È stata coordinatrice presso l’ufficio ricerca e progettazione dell’Università LUISS e ha tenuto diversi laboratori alla Scuola Omero di Roma. In Romania ha lavorato presso l’organizzazione internazionale per le migrazioni (IOM) e in Belgio ha fatto parte di un think tank per gli studi politici e sociali (CEPS). Ma è soprattutto una grande lettrice e ha fatto di questa passione un’ulteriore concretizzazione verso la realizzazione dei suoi sogni: nel 2016 ha aperto una libreria a Montalto di Castro, il Bianconiglio.

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