Ruxandra Dragoescu è nata in Romania. Si è laureata in scienze politiche a Bucarest e in letterature comparate a Napoli, dove vive da quasi venti anni. Ha lavorato come traduttrice e come interprete e ha fatto la giornalista per un giornale della diaspora romena. Ha partecipato a vari concorsi letterari, è stata pubblicata insieme ad altri. Alcuni esempi: in lingua francese, Premio Universitario di Narrativa in lingua francese dell’Università di Napoli L’Orientale, Napoli racconta, 2014, in lingua romena: Carti, Filme, Muzici si altre distractii in comunism, Ed. Polirom, 2014, Revista de povestiri, 2013, Nr. 13, Povestile de la Bojdeuca, Editura Muzeelor Literare, 2014,  in italiano:  Lingua Madre 2012, Racconti di donne straniere in Italia, Edizioni Seb 27, Frammenti di Filosofia contemporanea vol. V, Lumina Mentis editore, 2015, Ritorno a casa, Ciesse Edizioni, 2013. Dice del suo rapporto con la scrittura: "Scrivo per mia nonna. Faceva la giornalista per il giornale più importante del paese e scriveva sempre e ovunque, nei diari, sui fogli, sul frigorifero. Lei diceva che per me scrivere era predestinato, e dava come prova il tradizionale 'taglio del ciuffo', la festa dei miei 4 anni. Si tratta di una festa durante la quale al bambino si taglia il suo primo ciuffo e gli si mette davanti un vassoio d’argento (o di plastica, piuttosto, durante il periodo comunista), pieno di oggetti luccicanti e scintillanti, di meraviglie e di tesori che lui non ha mai visto o toccato prima: macchinine, giocattoli, oro, soldi, profumi, ecc. e ogni oggetto simboleggia qualcosa. Cosa mi sarà passato per la testa quando mi sono sentita attratta da una penna stilografica nera e semplice, scegliendola per prima?

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