SCRITTORE: Tarologa delle mie brame, dimmi: riusciremo con le nostre storie a rallentare la calata del letame?
TAROLOGA: Com’è, anche oggi ti sei svegliato male? Ieri sera hai mangiato pesante?
SCRITTORE: Macché. Mi riferisco a quello che ci succede intorno. Hai visto quel fenomeno di Trump? Ha fatto il casting per chiamare alla sua corte i peggiori villain, nonché miliardari, del mondo. Musk, Zuckerberg, Bezos. Ognuno di loro potrebbe essere un cattivo credibile nel prossimo film di James Bond.
TAROLOGA: Fossi in te, abbasserei il tono di voce.
SCRITTORE: Chi vuoi che ci ascolti. Siamo solo io te.
TAROLOGA: Ti ricordo che le persone di cui parli controllano social, telefoni e via dicendo. Ogni cosa che diciamo ci può essere ritorta contro.
SCRITTORE: Sì, hai ragione. Meglio lasciare la parola ai Tarocchi.
TAROLOGA: Loro si esprimono per simboli, sottotesti e metafore. Chi è troppo stupido non li capisce.
SCRITTORE: Allora vai!
TAROLOGA: (Sotto l’occhio spione dalla webcam collegata al multiverso, procede alla cerimonia
dell’estrazione).
TAROLOGA: Il fatto che il tiraggio sia chiuso, con tutte le carte dritte, fa ben sperare.
SCRITTORE: Però, quell’Appeso in fondo…
TAROLOGA: Ho l’impressione che il lavoro dell’Arcano XIII, la scorsa settimana, non sia ancora terminato.
SCRITTORE: Quel tipo di lavoro ho paura che non finisca mai.
TAROLOGA: Il tiraggio inizia con la carta della Giustizia che ci richiama sì all’equilibrio, ma nella sua mano brandisce alta una spada e al collo porta una corda tagliata.
SCRITTORE: Che vuol dire?
TAROLOGA: Beh, che dobbiamo continuare a eliminare tutto ciò che non ci appartiene e che ci impedisce di scegliere con il cuore, come fa l’Innamorato. Infatti, le due carte, Giustizia e Innamorato, condividono la stessa parola-chiave: la scelta.
SCRITTORE: Saper scegliere è fondamentale. Bisogna evitare, vedi sopra, che qualcuno scelga al posto nostro.
TAROLOGA: Solo che quella della Giustizia è una scelta con la testa, in assenza di emozioni. L’altra, quella dell’Innamorato, è una scelta fatta con il cuore.
SCRITTORE: Una differenza non banale.
TAROLOGA: Nel primo caso si ricerca un equilibrio, pertanto è una scelta che esige una certa capacità di distacco. Nel secondo caso è il cuore che ti indica la strada, quasi una sorta di insight.
SCRITTORE: Come una rivelazione, intendi. Una cosa irrazionale.
TAROLOGA: L’importante è non rimanere appesi. Per paura di assumersi la responsabilità di una scelta.
SCRITTORE: La carta dell’Appeso nel futuro, quindi, sta là come un monito.
TAROLOGA: Anche la condizione dell’Appeso è una comfort zone che può creare dipendenza e lasciarci in uno stallo solo in apparenza più comodo. In realtà, ci porta da una situazione di presunta libertà, quella della Giustizia con la corda tagliata, a una nuova prigionia, quella creata da noi stessi.
SCRITTORE: Mi fa pensare a una frase di George Orwell che ho letto tanto tempo fa: fra la libertà e la felicità la maggior parte degli uomini sceglie la felicità.
TAROLOGA: Qualcosa del genere.
SCRITTORE: Mammamìa, che ispirazione mi hai dato!
TAROLOGA: Non so se gioire o iniziare a tremare.
SCRITTORE: Lui è un giovane e brillante programmatore che vive in una società del futuro dove sono ammesse solo le scelte con la testa. Tutto ciò che è irrazionale viene bandito. Esistono romanzi e racconti, d’accordo, tutti in formato digitale. Però i loro contenuti possono essere creati soltanto per mezzo di programmi automatici, che a loro volta si basano su algoritmi controllati dalle autorità.
TAROLOGA: Lui, quindi, contribuisce al mantenimento dell’ordine prestabilito.
SCRITTORE: Certo, ma senza rendersene conto. Lui è convinto di godere di libero arbitrio in una società armonica e progressista. È quello che gli hanno fatto credere sin da bambino.
TAROLOGA: È il solito romanzo di denuncia camuffato da distopia, o sbaglio?
SCRITTORE: Shhh! Ci ascoltano!
TAROLOGA: Continua, continua.
SCRITTORE: Finché, un giorno, Lui incontra Lei a una festa. Lei è una poetessa. Sì, perché in quella società ai poeti è consentita una certa libertà creativa. I poeti sono sempre stati ritenuti innocui dalle autorità al potere. Insomma, incoraggiato da Lei, Lui comincia a rendersi conto che le sue capacità di scelta sono limitate, cioè, in soldoni, che può scegliere solo fra le alternative che gli vengono imposte dalla società. Così, piano piano, matura un’idea tanto scandalosa quanto rivoluzionaria.
TAROLOGA: Dimmi, ti prego!
SCRITTORE: Scrivere un programma che cancelli tutti gli altri programmi.
TAROLOGA: Oh, cielo! E ci riuscirà?
SCRITTORE: Questo lo lasciamo decidere ai nostri lettori e alle nostre lettrici. Dobbiamo garantire anche a loro una capacità di scelta, non trovi?
TAROLOGA: Scelta col cuore, naturalmente.
SCRITTORE: Ovvio.
TAROLOGA: Noi ci rivediamo la settimana prossima.
SCRITTORE: Eh, sì. Su questo non abbiamo scelta.