SCRITTORE: Tarologa delle mie brame, dimmi: come faremo a ricavare una storia memorabile a partire da un mucchietto di catrame?
TAROLOGA: Spero che per premiare i tuoi sforzi poetici la Befana ti abbia portato esattamente quello: un bel sacco pieno di catrame!
SCRITTORE: Lasciamo perdere la Befana, basta che ti guardi un attimo intorno: Putin vuole annettersi l’Ucraina, quel pazzoide schizzato di Trump vuole annettersi Groenlandia, Canada e canale di Panama, la Cina vuole annettersi Taiwan… Il mondo si è trasformato in una partita a Risiko, per non parlare di terremoti, mutamenti climatici e altre disgrazie…. Come lo chiami questo, se non catrame?
TAROLOGA: Hai ragione, ma come se ne esce?
SCRITTORE: Le storie, ci rimangono solo le storie. Ad affidare le sorti del mondo a condottieri, re, imperatori, politici, scienziati e altre categorie di governanti non si risolve un fico rancido. Se l’umanità è destinata a salvarsi, lo farà soltanto grazie ai compositori di storie.
TAROLOGA: E alle tarologhe, naturalmente.
SCRITTORE: Beh, certo, per usare una metafora alla Jannik Sinner, la tarologa alza la palla e lo scrittore la schiaccia. E poi, più donne saranno coinvolte nel processo, più speranze avremo di sopravvivere.
TAROLOGA: Che dici, procedo? Prima che il mondo ci crolli addosso.
SCRITTORE: Vai!
TAROLOGA: (Inquadra col cellulare il cumulo di carte che ha sparso sul tavolo, con agili movimenti ne estrae tre).
TAROLOGA: A dire il vero i Tarocchi non sembrano così pessimisti per il 2025: la Forza parla di capacità di gestione degli istinti, la Papessa di attesa e la Maison, al futuro, di nuove opportunità.
SCRITTORE: Significa che, se non ci facciamo travolgere dalla smania, alla fine qualcosa di buono arriverà?
TAROLOGA: Come indica il leone domato dalla Forza, si tratta di gestire l’attesa mantenendo il fuoco acceso sotto la cenere.
SCRITTORE: Che bella immagine!
TAROLOGA: Domare con grazia il leone che è in ciascuno di noi, fare della sua forza uno strumento per sviluppare le nostre capacità e, così, crescere e acquisire consapevolezza.
SCRITTORE: Sembra facile a parole.
TAROLOGA: Perché questo avvenga ci vuole pazienza e tanto studio, suggerisce la Papessa. Solo con questa disciplina dell’animo riusciremo a ottenere e, cosa ancora più importante, a godere nella giusta maniera delle grandi opportunità che ci saranno messe dinanzi nel nuovo anno.
SCRITTORE: A questo punto la storia ce l’ho chiara.
TAROLOGA: Vai tu, allora!
SCRITTORE: Lei è una giovane donna nata sotto il segno del Leone. Solare, volitiva, concepisce un progetto dopo l’altro. Eppure, un destino in apparenza avverso le impedisce di trasformare quelle sane intenzioni in qualcosa di stabile. Non solo nell’ambito professionale, anche a livello sociale: sebbene si consideri una donna piacente, nonostante salti da un circuito all’altro per incontrare persone che dimostrino affinità con il suo spirito, Lei subisce un rifiuto dopo l’altro, al punto di dubitare delle sue capacità.
TAROLOGA: La solita discesa negli inferi. Anzi, nel catrame.
SCRITTORE: Finché un giorno, visto che l’esuberanza del suo carattere le ha impedito di terminare gli studi, decide di iscriversi all’università. All’infittirsi dei contatti con un’anziana professoressa che, dietro le sembianze di persona bisbetica, si rivela dispensatrice di utili consigli, Lei a poco a poco mette a fuoco una verità tanto evidente quanto trascurata: che la vita non si può ridurre a un mero esercizio di economia gestionale; che non vale la pena considerare ogni situazione come il mezzo per approdare a un’altra situazione, e via dicendo, fino a ritrovarsi sull’orlo del precipizio vecchi e frustrati. Insomma, si rende conto che deve domare il suo leone interno e prendere le cose con calma. Non appena matura questa consapevolezza, le arriva fra capo e collo l’opportunità che aspettava.
TAROLOGA: Davvero? E di cosa si tratta?
SCRITTORE: Potrebbe essere l’uomo della sua vita, un lavoro inatteso, la vincita di un concorso. Qualunque cosa sia, sarà chi legge, se stimolato, a deciderlo.
TAROLOGA: Ah, già. Noi ci fermiamo sempre a metà dell’opera.
SCRITTORE: Ti ho detto: più strade lasciamo aperte, più storie possono nascere… più aumentano le possibilità di salvezza del mondo.
TAROLOGA: … e più si riduce il mucchio di catrame.
SCRITTORE: Brava, ci siamo capiti.
TAROLOGA: E quando il catrame finirà, ci metteremo in pensione?
SCRITTORE: Ho paura che ci vorrà un bel po’ affinché finisca.
TAROLOGA: Giusto, procediamo per passi. Rimescolo le carte?
SCRITTORE: Senza fretta, ne riparliamo la settimana prossima.