Le singolari avventure dei cittadini che vivevano un tempo nella nazione più lontana dalla nostra fortunata Italia. Tredicesima puntata.
Augusto Nichelino e Aurora Dell’Assunzion erano preoccupati per la figlia Nicoletta. Sembrava sfiorire e i suoi voti erano peggiorati. “È come se passasse tutta la notte in giro sui tetti invece di dormire” disse Augusto. “Oppure ha un amore impossibile” aggiunse Aurora. Ignoravano di avere ragione entrambi, visto che nei panni di Nicky Zompetta lei scrutava il cielo notturno tra i palazzi per rivedere il misterioso Coso Cascone. Che meraviglia, il Malpagò, dicevan tutti.
Nel Malpagò ogni cittadino che aveva a cuore il bene comune aveva le idee chiare. Bisognava dire basta all’evasione e premiare il merito, sconfiggere la disoccupazione e favorire il lavoro, combattere la criminalità e ristabilire l’ordine, eliminare gli sprechi e favorire la crescita sostenibile. E ognuno applaudiva chi sosteneva la necessità di riforme serie e sacrifici necessari. Bastava solo che li facesse qualcun altro. Che meraviglia, il Malpagò, dicevan tutti.
Un giorno lo Chef Baraccò Paraculo D’Orleans ebbe l’idea del talent “MangiaNo!” Quattro aspiranti cuochi, a digiuno da sei settimane, venivano messi a cucinare piatti succulenti e il pubblico da casa con il televoto decideva se potevano mangiarne oppure no. Gli spettatori votarono sempre No e la trasmissione ebbe un grande successo, a parte il collasso di qualche concorrente che non sempre le telecamere riuscivano a inquadrare bene. Che meraviglia, il Malpagò, dicevan tutti.
Il dottor Spintareli non sapeva se dare il posto al raccomandato del politico, del cardinale o del mafioso. Uno aveva offerto una bustarella, l’altro una tomba monumentale nella basilica e il terzo gli aveva consegnato una testa di cavallo mozzata nella scatola della pizza. Lo chiese al suo superiore e quello, che sapeva di essere intercettato, rispose serio: “Al più bravo”, poi cominciò a ridere così forte che ci rimase stecchito. Che meraviglia, il Malpagò, dicevan tutti.
Gli scienziati statali dopo lunghi calcoli annunciarono l’impatto di un asteroide sulla capitale. Così, guidati dagli impavidi Principi Astolfo e Astolfa Paraculo D’Orleans, i cittadini scapparono via. Solo Augusto Nichelino, Aurora Dell’Assunzion e la figlia Nicoletta passeggiarono sereni godendosi le vie del centro deserte. Gli era bastato uno sguardo per capire che nei conti una cacchetta di mosca era stata scambiata per un punto. Che meraviglia, il Malpagò, dicevan tutti.
13 to be continued…