Claudia Colaneri conduce laboratori di scrittura collettiva per disabili adulti con ritardo mentale. La sfida consiste nel trattare temi “alti”. Ecco quello che può succedere in un normale incontro:
Il nemico non è una persona: è un’ombra; diventa grande a seconda della luce che gli dai.
Il nemico fa paura come i ladri, anche se non tutti i ladri fanno paura: per esempio Lupin faceva il ladro, ma il nemico vero era il commissario Zenigata. Lupin rubava ai ricchi per dare ai poveri; e poi i poveri vendevano ai ricchi per dare lavoro a Lupin.
Tutti i nemici sono cattivi, ma non sempre un cattivo è nemico.
Il cattivo lo è di carattere: è democratico; non fa distinzioni: riesce ad essere stronzo con tutti.
Il nemico, invece, se la prende solo con i suoi nemici.
Senza nemici, il nemico si sente un cretino ed è lì che inizia a crearsi nemici “fai da te”.
Il nemico fatto in casa può essere chiunque, basta che abbia qualcosa di diverso dal nemico cretino.
Per essere nemico, devi fare paura al tuo nemico, che però non può dire di avere paura di te e viceversa. Se si scoprisse che tutti e due fanno paura e hanno paura, poi non li guarderebbe più nessuno.
Se per combattere un nemico che ha la divisa e le armi, ti metti anche tu la divisa e le armi, diventi nemico come lui. Invece, se vuoi rimanere dalla parte dei buoni, devi fargli togliere divisa e armi, senza toccarlo.
Il nemico si spoglia da solo, se ha caldo.
Quindi ricorda: per combattere un nemico, devi farlo sudare.