Claudia Colaneri conduce laboratori di scrittura collettiva per disabili adulti con ritardo mentale. La sfida consiste nel trattare temi “alti”. Ecco quello che può succedere in un normale incontro:
Ognuno di noi, durante la giornata, incontra ‘a vecchia.
‘A vecchia non si trova in natura così com’è, ma è un’esemplare femmina di persona anziana geneticamente modificata.
Per fare ‘na vecchia servono le grinze e il tremore.
‘A vecchia è una pensionata libera professionista.
Alcuni ce l’hanno proprio a casa, ma non possono dirlo, sennò quella si arrabbia.
La vecchia in genere vive in cucina e porta la divisa con vestaglia marrone a fiori.
La vecchia fa il compleanno ma l’età non si è mai saputa e ti telefona solo quando aspetti la chiamata del fidanzato.
‘A vecchia non va confusa con un’anziana semplice o una nonna, perché ha una funzione in più: spara domande.
Già la mattina, quando fai colazione, ‘a vecchia ti chiede a che ora torni per cena e che cosa ti deve cucinare.
Quando stai uscendo con le chiavi della macchina in mano e il cappotto addosso, ti dice di mettere la maglia di lana.
Il momento più pericoloso è rientrare a casa e trovare la vecchia con le amiche, che stanno lì a ricaricarsi intorno a un centrino e inventare nuove domande da lanciarti addosso durante la colazione.