Claudia Colaneri conduce laboratori di scrittura collettiva per disabili adulti con ritardo mentale. La sfida consiste nel trattare temi “alti”. Ecco quello che può succedere in un normale incontro:
La mancanza si può sentire sia da soli che in compagnia.
Alcune persone, anche quando sono qui con noi, ci mancano come se fossero già andate via; altre ci mancano se non le capiamo; altre mentre ci litighiamo. Quando sentiamo la mancanza, ci chiudiamo in camera nostra e, se non basta, ci infiliamo sotto le coperte; come se rimpicciolendo il posto, si vedesse meno la mancanza di qualcuno. Arriviamo persino a chiuderci dentro noi stessi, dove c’è spazio solo per noi.
Invece, più il posto è piccolo, più lo spazio vuoto sembra grande; se invece andiamo fuori, la mancanza esce dal nostro cuore, diventa leggera e cammina accanto a noi, insieme a tutte le altre cose che incontriamo.
Una persona che se ne va, non ci lascia la sua assenza, ma la sua mancanza. L’assenza è una matrigna cattiva; al contrario, la mancanza è una nostra sorella, che resta accanto a noi per ricordarci chi è andato lontano e, in cambio, ci chiede solo un po’ di spazio.