Per fortuna che c’è il vaccino

Il vaccino per il coronavirus non è proprio una cura, è un rimedio; infatti lo andiamo rimediando un po’ qua e un po’ là.

Claudia Colaneri conduce laboratori di scrittura collettiva per disabili adulti con ritardo mentale. La sfida consiste nel trattare temi “alti”. Ecco quello che può succedere in un normale incontro:

In televisione hanno detto che per il vaccino da adesso ci si può prenotare. Tu telefoni e, se indovini quanti fagioli ci sono dentro al barattolo, ne vinci uno.
Il vaccino per il coronavirus non è proprio una cura, è un rimedio; infatti lo andiamo rimediando un po’ qua e un po’ là.
Che poi, invece, ce ne sarebbe già tanto nel latte vaccino di mucca. Infatti da quando ci sono ‘sti vegani che si bevono il latte detergente, ci ammaliamo più spesso.
Finché aspettiamo il vaccino, la ASL, a seconda della zona, ci manda le arance: rosse, dove c’è più virus, altrimenti arancioni o gialle. Anche la cartina dell’Italia non è più disegnata con i colori delle regioni, ma con le varietà di arance.

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Claudia Colaneri

Claudia Colaneri lavora in ambito sociale come operatrice e formatrice, specializzata in teatro integrato, metodo autobiografico, scrittura creativa, musicoterapia. Per lei, scrivere è una forma di comunicazione non autoreferenziale, ma interpersonale. Quando la scrittura viene messa al servizio degli altri non è più solo arte, ma diviene un fenomeno sociale e un potentissimo atto rivoluzionario.

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