Claudia Colaneri conduce laboratori di scrittura collettiva per disabili adulti con ritardo mentale. La sfida consiste nel trattare temi “alti”. Ecco quello che può succedere in un normale incontro:
Tutti noi nella vita siamo persone, ma nella storia siamo personaggi.
La storia succede anche se nessuno la racconta.
Alcune persone dicono di non avere una storia, in realtà già che sono andate dal barbiere, significa che qualcosa gli è successo.
Fino a un certa età, i nostri genitori conoscono la nostra storia meglio di noi, poi però perdono il filo; e così, ogni tanto, andiamo a cena da loro, perché abbiamo bisogno di riarrotolare il gomitolo.
Se ti senti perso, segui la storia e ritrovi la strada.
La cosa più preziosa della storia è la dedica. Se nessuno te n’ha mai fatta una, puoi sempre scegliere una storia e te la dedichi da solo.
La storia è come un’ape che si appoggia su tante cose, sulla carta, su uno schermo, su un palco, e su ognuna di esse fa nascere un’altra storia.
La memoria trasforma la storia in ricordo. Ma siccome i ricordi, con tutte quelle pagine e quelle foto, pesano, bisogna ritrasformarli subito in storia.
Noi valiamo moltissimo, perché nasciamo persone e moriamo personaggi storici.