Claudia Colaneri conduce laboratori di scrittura collettiva per disabili adulti con ritardo mentale. La sfida consiste nel trattare temi “alti”. Ecco quello che può succedere in un normale incontro:
L’anno che finisce
L’anno che finisce, dopo che strappi l’ultima pagina, va nella carta.
L’anno vecchio viene ricordato che per le cose che non succederanno nell’anno nuovo.
Noi desideriamo che il nuovo anno sia sempre migliore di quello precedente, è per questo che ogni anno finisce sfigato, sennò quello dopo, come fa a sere migliore. Nel 2019 è morta un sacco di gente, come gli altri anni. Sarebbe bello un anno dove le persone nascono e basta. Però non succede perché l’INPS fallirebbe e diventerebbe un anno brutto ugualmente. Ogni anno qualcuno deve sacrificarsi per l’INPS.
Il 31 dicembre le cose brutte di quest’anno, finiranno di succedere, e inizieranno a capitare solo le disgrazie del nuovo anno. A capodanno siamo tutti felici solo perché non sappiamo quello che ci sta per succedere l’anno nuovo.
Anche l’oroscopo dice che ogni anno va meglio, eppure stiamo sempre uguali, se non peggio. L’unica cosa certa del futuro è che invecchiamo. Quindi per l’anno nuovo speriamo di invecchiare, che è il minimo che ci può capitare.
I saldi
I saldi sono quelli che fanno la fila nei negozi per comprare la roba. Arrivati alla cassa, trovano l’IVA.
L’IVA s’attacca alle cose e piano piano je se magna tutto il valore. Alla fine i saldi portano a casa più IVA che roba. Prima di mettersi le mutande nuove, se devono ricorda’ de stacca’ l’IVA, sennò je s’attacca pure al culo.
I saldi spendono la stessa cifra degli altri periodi, ma sono contenti perché comprano più cose. Così a fine mese i soldi gli sono finiti lo stesso e c’hanno pure meno spazio dentro casa.
I saldi tagliano i prezzi e lo scrivono con il “%” che infatti è fatto a taglio in mezzo a due palle.
Perché nella vita la cosa che conviene veramente è fare i soldi, non fare i saldi.