Padre Pio e il gelato

Ai centri diurni le attività sono tante. Ma ce n'è una che più di tutte riesce a tirare fuori perle di saggezza utili

Claudia Colaneri conduce laboratori di scrittura collettiva per disabili adulti con ritardo mentale. La sfida consiste nel trattare temi “alti”. Ecco quello che può succedere in un normale incontro:

La fede e la fiducia
La fede è quella che uno ha nel cuore e poi, quando si sposa, se la mette al dito.
La fede del cuore serve per credere in un solo Dio, quella del dito serve per credere in un solo marito.
Per avere fede bisogna prima amare, sennò è fiducia semplice. È più facile avere fiducia negli altri che in se stessi. Non riusciamo a fidarci di noi stessi perché conosciamo le nostre tentazioni; invece quelle degli altri non le sappiamo e pensiamo che non ce le hanno. Mai fidarsi di quelli che dicono di non avere tentazioni. Meglio fidarsi di un goloso che riesce a stare a dieta, invece che di uno che dice che non mangia perché non è goloso. Una delle cose più difficili per provare la fiducia è chiedere a qualcuno se ti tiene il gelato mentre vai al bagno. Quando si tratta del gelato non ti puoi fidare neanche di tua madre. Col gelato, la fiducia non basta, serve proprio la fede. La fede è quella cosa che anche se affidi il tuo gelato a una persona e quella se lo mangia tutto, a te non importa, perché la ami e pensi che lo ha fatto per una buona ragione e soprattutto sai che te ne comprerà un altro.

Angeli custodi
In cielo ci sono persone fatte di ceneri e anima che lavorano su turni: sono gli angeli.
Alcuni hanno il compito di consegnare preghiere, lamentele e denunce a Dio, a Gesù e a tutti i santi. Altri guardano quello che succede nel mondo. Altri fanno i custodi.
Per fare i custodi bisogna essere morti, scegliere un parente da proteggere e fare un corso.
L’angelo custode vede quello che facciamo e ci consiglia mettendo pensieri buoni della nostra testa. Quando l’angelo ti è vicino, ti sembra di avere un cappello di lana o l’ombrellone, a seconda della stagione.
Il capo degli angeli custodi è Padre Pio, con la barba bianca e i capelli pelati, vestito marrone col cappuccio, cinta di spago, sandali senza calzini e mani bucate. I buchi sulle mani e sui piedi come Gesù sono un miracolo, ma non sempre i miracoli riescono bene.
L’angelo custode sta nella nostra testa e dice quello che dobbiamo fare; noi abbiamo l’istinto di disobbedire e Padre Pio ha l’istinto de menacce; je sanguinano le mani a forza de mandacce scappellotti.
Ognuno di noi può diventare angelo custode anche da vivo, basta che prende un cane, un gatto o una tartaruga e inizia a custodirlo.

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