Claudia Colaneri conduce un laboratorio di scrittura collettiva in un centro diurno per disabili adulti con ritardo mentale. La sfida consiste nel trattare temi “alti”. Ecco quello che succede in un normale incontro:
Ugo sogna di andarsene per sempre su Marte per non vedere nessuno; anche Pina sogna di andare per sempre su Marte per non vedere nessuno. Così si incontrano e scoprono che tutti quelli che volevano starsene tranquilli da soli, stanno su Marte.
Il pianeta è pieno di gente che non vuole vedere nessuno. Nessuno può lasciare il pianeta, allora si organizzano: per non incontrarsi, restano svegli uno alla volta. Essendo tante persone, ognuno può restare sveglio un’ora al mese. In quell’ora si può fare tutto quello che si vuole senza nessuno che rompe le scatole, non ci sono regole, né divieti, né censure. Alle riunioni di condominio non si litiga più, perché finalmente si parla uno alla volta, nessuna fila, e niente traffico. Tutto procede per il meglio, se non fosse che al termine dell’ora di veglia, ci si addormenta e si sogna di vivere di nuovo tutti insieme sulla Terra, con un gran casino.
“Che scriviamo oggi?”
“Io personalmente vorrei scrivere un racconto su un foglio bianco che parla di un racconto su un foglio bianco.
“Va bene, iniziamo.”
Prendo un foglio bianco e scrivo un racconto: “C’era una volta un racconto su un foglio bianco che si sentiva solo perché nessuno lo vedeva. Un racconto così bello non era mai stato scritto da nessuno; se qualcuno lo avesse letto, sarebbe svenuto dalla bellezza; un racconto di un valore gigantesco. Le parole stavano lì, sul foglio, però non c’era nessuno che le colorasse di inchiostro.
Un giorno il foglio capitò nella cucina di uno scrittore che non riusciva a scrivere nessun racconto. Dopo un’ora che stava a pensare, senza nessuna idea, lo scrittore si alzò, andò in cucina, prese il foglio bianco e scrisse: “Tre rosette, un litro di latte, fette biscottate, dentifricio e carta igienica.” Il racconto meraviglioso restò per sempre sotto queste parole.”