Claudia Colaneri conduce un laboratorio di scrittura collettiva in un centro diurno per disabili adulti con ritardo mentale. La sfida consiste nel trattare temi “alti”, considerati generalmente “difficili”, rispetto a persone con difficoltà intellettive.
Cos’è la vita
“Calderón della Barca diceva che la vita è sogno. Per te la vita cos’è?”
“È un gioco”.
“E come si gioca?”
“In squadra.”
“Qual è l’obiettivo?”
“Proteggere gli altri concorrenti per non far finire il gioco.”
Chi sono io?
“Ragazzi, è stata presentata una proposta di legge per eliminare la parola io, siete d’accordo?”
“Noooo!”
“Perché?”
“Se mi tolgono la parola io, non posso più parlare di me stesso.”
“Se dico: io voglio sposare Valentina è meglio di voglio sposare Valentina, perché dico io, quindi dico che a sposarci siamo io e lei; invece se dico solo voglio sposare, potrei essere il prete.”
“Dire io mi fa sentire più una persona, più di quando dico il mio nome. Perché col mio nome ci si chiamano anche altre ragazze, mentre io è una parola solo mia.”
Cos’è il tempo?
Il tempo sempre in cerchio, a volte cammina davanti a noi (quando sei in ritardo), oppure cammina dopo di noi (come quando aspetti il tuo compleanno), o anche in mezzo a noi (quando non vedi una persona da tanto tempo), e poi cammina insieme a noi (quando cresciamo).
Il tempo non passa, cresce, perché si riempie di cose che succedono: nascono persone, compriamo cose, prepariamo torte, poi le mangiamo.
L’orologio misura il tempo, come il termometro misura la febbre; ma il tempo non sta dentro l’orologio, come la febbre non sta dentro al termometro.