Tre podcast per capire il punto di vista

Suggerimenti di ascolto per comprendere i punti di vista nella narrazione di un podcast.
Ciao Amici e Amiche Geniali,

come sta andando il vostro luglio? Caotico e pieno di attività come il nostro, o ancora vi state godendo qualche giorno di serenità, magari in compagnia di un buon podcast?

In ogni caso, noi siamo pronti con nuovi suggerimenti di ascolto, questo mese con i consigli del nostro presidente Lucia Pappalardo, che ha scovato per voi tre prodotti in grado di aiutarvi a comprendere meglio i punti di vista nella narrazione di un podcast.

Siete pronti? Cominciamo!

  • Il primo consiglio è L’arco di Chiara, di Radioimmaginaria
Perfetto se volete raccontare una storia a cui vi sentite affini ma non sapete come.

Prodotto per Raiplay Sound, questo podcast in sette episodi è incentrato su un fatto di cronaca nera narrato dai ragazzi di Radioimmaginaria. Viene raccontato l’omicidio di una ragazzina, Chiara, a opera di un suo coetaneo, Alex, in un bosco vicino casa.

I giovani speaker cercano di ricostruire la storia ma anche di trovarne un senso.

Il podcast è realizzato ottimamente e la scoperta del male fatto dal punto di vista dei coetanei dei protagonisti rende la narrazione vera ed emozionante. Gli interrogativi che si pongono sono un fil rouge che tiene unito il flusso delle puntate e gli imprime una forte carica empatica.

  • Il secondo è Ritratti (o si muore), di Jonathan Zenti
Realizzato in occasione dei 150 anni dall’Unità d’Italia, il podcast lascia parlare i protagonisti, senza musiche di sottofondo o interventi in voce dell’autore: una serie che si discosta dalle classiche che si trovano in giro in questo momento.
Anzi, questo podcast corale, in cui vengono raccontati pezzi di Italia, è ottimo se vi chiedete come rendere forte un racconto in prima persona lasciando la parola agli intervistati.

Il lavoro, a cura di Jonathan Zenti e prodotto per Suoni Quotidiani, rientra nella categoria degli audiodocumentari, anche se ormai la distinzione con i podcast è labile.

  • L’ultimo consiglio è Storia del mio nome, di Sabrina Efionayi
Podcast utilissimo se non sapete come affrontare una storia in prima persona, ma stavolta siete voi il protagonista.

Proprio così. Attraverso un racconto in prima persona, Sabrina Efionayi ci porta nella sua storia, dialogando con le persone che l’hanno sostenuta nelle varie fasi della sua vita.

Conosciamo le figure delle sue due mamme, quella che l’ha cresciuta e quella che l’ha data al mondo e che si è allontanata da lei per proteggerla dalla rete di prostituzione nella quale era impigliata.

Prodotto da Chora Media in esclusiva per Spotify, Storia del mio nome è un racconto profondo e vero, in cui ci si sente coinvolti dal primo minuto, in cui ci si commuove e ci si arrabbia, in egual misura.

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Lucia Pappalardo

Giornalista e filmaker per RaiUno, RaiDue e RaiGulp, ha insegnato “Film and Television Language” all’Università Link Campus. È tra gli autori di Nesssuna Speranza Nessuna Paura (Festival di Roma 2011), Finestre Rotte: Francesco De Gregori (Festival di Venezia 2012). Nel 2016 con il corto Nata viva ha vinto il premio Capodarco L'Altro Festival - L'Anello Debole. Per Radio 24 del Sole 24 Ore è stata la regista del programma Melog.

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