Suonatori e artigiani. I segreti dell’oboe e del fagotto

Oboe e fagotto, ecco i protagonisti di questo sesto episodio della Musica del Piffero! Continuiamo a conoscere la famiglia dei legni.
Ascolta “”La musica del piffero – I legni: l’oboe e il fagotto (o l’anatra e il nonno)” di Isabella Longo” su Spreaker.

Oboe e fagotto, ecco i protagonisti di questo sesto episodio della Musica del Piffero! Continuiamo a conoscere la famiglia dei legni, oggi sono due padri e due figli musicisti e anciaioli a parlarcene: Michelangelo e Nicolò Pellegrino, Giuseppe e Daniele Falco.

Cosa hanno in comune il fagotto e l’oboe? La doppia ancia, due lamelle di canna che vibrano l’una contro l’altra, producendo il suono.  Entrambi sono tra gli strumenti a fiato meno presenti nelle scuole e nelle bande. Gli oboisti e i fagottisti sono dunque musicisti rari e preziosi, e devono essere anche bravi artigiani, perfezionando le ance con un coltellino fino a ottenere il suono perfetto!

L’oboe è noto per il suono nasale e acuto, simile al verso dell’anatra e per questo sfruttato da Prokofiev nella favola musicale Pierino e il Lupo. Molti in realtà riconoscono la sua voce grazie al brano di Morricone Gabriel’s Oboe, la colonna sonora del film The Mission.

La famiglia degli oboi è grande come quella degli altri legni, comprende diversi oboi, come il corno inglese e l’oboe d’amore, che si distinguono per la tipologia del suono e non sono sempre presenti in orchestra. Dipende dal repertorio, che predilige un tipo di oboe a un altro.

Voci gravi nei legni sono invece quelle del fagotto e del controfagotto.

Il fagotto ricorda un po’ un bazooka!

È un tubo conico lungo due metri e mezzo ripiegato a U. Nell’Apprendista stregone di Paul Dukas, utilizzato da Walt Disney nel film d’animazione Fantasia, funge da colonna sonora per la camminata delle scope che avanzano a suon di marcia verso un pozzo portando i secchi colmi d’acqua.

Come il diavolo Malacoda dell’Inferno di Dante “… avea del cul fatto trombetta”, anche il fagotto può produrre questa onomatopea, tanto da aver ispirato a J. H. Schmelzer il famoso Al giorno delle Correggie!

Se Prokofiev nella sua favola utilizza il fagotto per rappresentare un nonno brontolone, il giovane Daniele Falco invece lo percepisce come un drago, e lo suona con grinta in modo rock, allo stesso modo in cui pratica sport agonistico parallelamente alla musica.

Quanto è importante aiutare gli atleti dello strumento con l’allenamento fisico! E quanto dev’essere difficile reggere un controfagotto, il vocione più grosso, con un tubo ricurvo di ben cinque metri!

Siete pronti ad ascoltarli? E ricordate… non chiamateli pifferi!

Link youtube del brano Al giorno delle Correggie:

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Isabella Longo

Docente di lingua tedesca nelle scuole superiori e musicista amatoriale, Isabella Longo sostiene l’importanza di un’educazione musicale per tutti. Dal 2010 è curatrice per la Fondazione G.E.Ghirardi ONLUS della Festa della Musica Attiva (FDMA), presso Villa Contarini a Piazzola sul Brenta (PD), dedicata a chi suona per passione, coordinando anche le rassegne delle scuole a indirizzo musicale del Veneto. Nel giugno 2022, in collaborazione con il Comitato Nazionale per l’apprendimento pratico della musica per tutti gli studenti, ha organizzato per la Fondazione G.E. Ghirardi il convegno nazionale “Le OrchestreSociali. Vivere un mondo migliore”, dedicato alla funzione inclusiva ed educativa dei cori e delle orchestre giovanili. Da autodidatta ha ideato e condotto per Radiowellness Network la trasmissione radiofonica Musica senza Confini. Attraverso interviste alternate a brani musicali apre il mondo dei musicisti a un pubblico generalista, spaziando dalla musica classica al genere pop e includendo approfondimenti sulla musicoterapia e sulle patologie provocate dal training musicale. Dopo aver seguito nel 2021 il percorso formativo della Scuola di Podcast Genius ha creato “La musica del piffero”, podcast di cui Radio Genius ha prodotto nel 2022 i primi 7 episodi, presenti sulle principali     piattaforme. Ironicamente invita a scoprire gli strumenti e il loro repertorio per imparare ad amarli e magari a suonarli, nonostante un’esperienza negativa con il flauto dolce negli anni della scuola media.

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