Claudia Colaneri conduce laboratori di scrittura collettiva per disabili adulti con ritardo mentale. La sfida consiste nel trattare temi “alti”. Ecco quello che può succedere in un normale incontro:
Il genio esce dalla lampada e dice ad Aladino: “Puoi chiedermi quello che vuoi, tanto io so’ un genio.”
Aladino risponde: “Io non chiedo niente, perché i desideri è meglio conservarseli.”
“E dove li tieni?”
“Nella testa.” Risponde Aladino: “E tu?”
Il genio indica la lampada: “Io li raccolgo qui dentro; però sono tutti usati.”
“E non sono neanche i tuoi” Aggiunge Aladino e prosegue: “E poi, siamo sicuri che tutti quelli che realizzano i propri desideri, sono felici? Per esempio: se vuoi volare senza aereo è pericoloso, perché finisce che ti droghi o ti butti da un grattacielo; oppure tutt’e due.”
Il genio ci pensa un po’ su e dice: “Hai ragione, c’era uno che desiderava non avere più una suocera: io l’ho accontentato e glie l’ho fatta sposare, così da suocera, è diventata la moglie.”
Aladino continua: “Io, i miei desideri, preferisco tenermeli dentro la testa.”
“Quindi se te la gratti, ti escono?”
“No, i desideri restano dentro: escono le idee.”
“E tu hai molte idee?”
“Certo” risponde Aladino: “Perché sono un genio!”