Claudia Colaneri conduce laboratori di scrittura collettiva per disabili adulti con ritardo mentale. La sfida consiste nel trattare temi “alti”. Ecco quello che può succedere in un normale incontro:
Felici non ci si nasce; ci si diventa.
Tutti nascono piangendo; poi, qualcuno riesce a diventare felice; altri, invece, restano piagnoni tutta la vita.
Si può essere felici in tanti modi: guardando un presepe; tirando in aria un cappello; mettendo i fiori davanti alla foto di nonna; stando insieme alle persone preferite, anche quando preferisci solo te stesso.
Una persona è felice appena si accorge di stare bene; molti altri, invece non ci fanno caso.
La bellezza ti fa diventare felice, se la senti dentro di te; mentre, se la vedi solo addosso a qualcun altro, ti fa rosicare.
Quando si dorme è più difficile essere felici, perché è tutto buio; però poi, se sei fortunato, capisci che non serve la luce per sentire la felicità.
La felicità ti fa aprire le braccia, la bocca, gli occhi, le orecchie, il naso e i piedi; per accogliere e per donare.
Essere felici in gruppo è meglio; perché, se sei felice da solo, puoi essere preso per scemo.
I più felici di tutti sono i morti perché stanno in grazia di Dio.
In Italia c’è il Ministero della Salute; ma servirebbe anche quello della Felicità.