Il Biopic

Ne sapete niente dei Biopic? Un film biografico, in cui si racconta la vita, o una porzione di vita, di un determinato personaggio realmente esistito.

Ne sapete niente dei Biopic? Il Biopic è un film biografico – un genere cinematografico che funziona molto in questo periodo, in cui si racconta la vita, o una porzione di vita, di un determinato personaggio realmente esistito. Non so se è un genere che vi stuzzica, a me piace moltissimo, specialmente se riguarda artisti, scrittori, scienziati, criminali, ecc.

Per esempio, ve ne consiglio un paio. Il primo è Ray sul grande Ray Charles. Una storia di precoce cecità in una povera famiglia del sud, il senso di colpa per non aver salvato un fratellino dalla morte (assurda, in un catino-vasca-fontana!) per annegamento, l’insperato successo mettendo insieme coraggiosamente e “scandalosamente” (ahi quanti avverbi!) gospel e blues, una storia di dipendenza da eroina che peggiora e diventa penosissima nel finale.

E poi l’altro film è Nico, sulla storica cantante dei Velvet Underground. Molto ben costruito, successivo alla stagione dei Velvet Underground e della Factory di Andy Warhol. Un periodo lungo da solista in giro per l’Europa, e l’Europa Orientale, in qualche tour arrangiato e difficile, sotto l’occhio vigile della polizia politica, spesso complicato dalla sua dipendenza da eroina. La musica, bella e strana, luttuosa, molto ritmata, ripetitiva, come certi pezzi dei Velvet Underground, ma ancora più spostata mi è parso, verso il punk e la new wave. Comunque, un film onesto e coraggioso, anche crudo in certi passaggi: il tentato suicidio del figlio, anche lui tossicodipendente, per esempio, o certi suoi deliri/ricordi anche della guerra e dei bombardamenti alleati su Berlino.

Dopo averli visti, provate a scrivere una breve sinossi di uno dei due film, o una micro-recensione se preferite, cioè una sinossi più un breve giudizio, possibilmente con pochi avverbi e più precise delle mie. Ah, e mettete il regista e gli attori principali, io li ho omessi, ma voi metteteli. Fate finta che si tratti di un pezzo vero che scrivete per un web-magazine. Alla prossima! 

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Andrea Carraro

Andrea Carraro, scrittore, nasce a Roma. Se avesse ricevuto un euro ogni volta che sui media hanno usato il termine “il branco” per parlare di uno stupro di gruppo, citando il titolo del suo romanzo più noto, oggi sarebbe ricco. Invece è “solo” uno scrittore tra i più bravi. Romanziere, autore di racconti e di poesie, nasce a Roma nel 1959. Ha pubblicato i romanzi: A denti stretti (Gremese, 1990), Il branco (Theoria, 1994), diventato un film di Marco Risi, L’erba cattiva (Giunti, 1996), La ragione del più forte (Feltrinelli, 1999), Non c’è più tempo (Rizzoli, 2002) (Premio Mondello), Il sorcio (Gaffi, 2007), Come fratelli (Melville, 2013), Sacrificio (Castelvecchi, 2017) e le poesie narrative Questioni private (Marco Saya, 2013). Ha pubblicato anche due raccolte di racconti, confluite nel volume Tutti i racconti (Melville, 2017). I suoi giudizi critici, sensibili ma affilati quando serve, lo rendono un lettore del cui parere fidarsi con tranquillità.

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