Claudia Colaneri conduce laboratori di scrittura collettiva per disabili adulti con ritardo mentale. La sfida consiste nel trattare temi “alti”. Ecco quello che può succedere in un normale incontro:
Stare con una persona ti fa contare.
Col pensiero conti quello che manca;
col cuore conti quello che hai.
L’unica cosa che non riesci a contare è il tempo.
Quando stai con una persona, ti sembra di contare tanto;
anche se spesso, servirebbe solo contare fino a dieci.
Se la persona si allontana, ti sembra di non contare più niente;
pensi a lei che sta chissà dove, a contare per conto suo
e diventi geloso.
Senti un gelo che ti brucia dentro;
più piangi, più ci resti appiccicato.
La gelosia ti fa stare male, e con chi te la prendi?
Di chi è la colpa?
Se non è tua, sarà sua;
allora ti arrabbi con lei.
Non riesci a controllarti, ma vorresti controllare lei.
La gelosia ti fa credere che tu non conti niente
e l’altra persona invece conta moltissimo, anche senza di te.
Te la immagini che sta lì a contare tante cose, più importanti di te.
Tutti dicono che la gelosia sia brutta,
eppure ci farebbe piacere avere una persona gelosa di noi.
Ci farebbe sentire importanti.
Se siamo gelosi, vogliamo stare insieme per non sentirci gelosi;
senza renderci conto che la gelosia, non avvicina, appiccica.