Le singolari avventure dei cittadini che vivevano un tempo nella nazione più lontana dalla nostra fortunata Italia. Terza puntata.
I cittadini del Malpagò erano molto sportivi ed eccellevano in diverse discipline olimpiche. Vincevano medaglie d’oro a profusione nel lancio della prostata, la carriera a ostacoli, il parcheggio misto, il salto con la bustarella, la maratona elettorale, il fioretto non lo faccio più, lo stile libera tutti e soprattutto il football da divano. Che meraviglia, il Malpagò, dicevan tutti.
I principi Astolfo e Astolfa Paraculo D’Orleans non potevano avere figli. Così sottrassero Nicoletta dalla nursery. Ma quando in strada guardarono tra le lenzuola la bebè non c’era più. “Mica è volata via!”. No, volata via no, era impossibile, infatti saltellava serena tra i palazzi e le nuvole in cielo. Che meraviglia, il Malpagò, dicevan tutti.
Quando videro Nicoletta saltare tra i palazzi, i genitori degli altri bambini spinsero i figli ad emularla: rotolati giù da una collinetta, lanciati da un cornicione, con alette di cartongesso. Ma era tutto un ruzzolare. Finché le autorità proibirono i salti di lato, i salti in alto e i salti in avanti. Nessuno può saltare in cielo se non saltano gli altri, affermarono compiaciuti i principi Astolfo e Astolfa Paraculo D’Orleans. Che meraviglia, il Malpagò, dicevan tutti.
C’erano delle regole per i regali nel Malpagò: all’amante andava un anello costoso almeno il 30 per cento di più che al coniuge. I ricchi potevano essere tirchi con i poveri tanto erano ricchi, mentre i poveri dovevano mostrarsi splendidi con i ricchi per non sembrare poveri. Se lei non te l’aveva ancora data, dovevi spendere; dopo, una pizza e un cinemino potevano bastare. E soprattutto non potevi riciclare a zio Arduino quello che lui t’aveva regalato l’anno prima. Che meraviglia, il Malpagò, dicevan tutti.
“Papà, io voglio saltare” disse Nicoletta. “È vietato” disse papà Augusto Nichelino. “Sì” aggiunse mamma Aurora Dell’Assunzion con in mano un mantello e una mascherina nera. Poco dopo una bambina mascherata sfrecciava tra i palazzi e il cielo. “È vostra figlia?” chiedeva uno. “No, è Nicky Zompetta” rispondevano i genitori. “Dobbiamo fermarla” urlavano i Principi Paraculo D’Orleans. “Se riuscite a prenderla!” ridevano mamma e papà. Che meraviglia, il Malpagò, dicevan tutti.
#3 to be continued…