Claudia Colaneri conduce laboratori di scrittura collettiva per disabili adulti con ritardo mentale. La sfida consiste nel trattare temi “alti”. Ecco quello che può succedere in un normale incontro:
Il pericolo si riconosce dallo scotch bianco e rosso e dai battiti del cuore.
Che una cosa è pericolosa lo stabilisce tua madre e lo psichiatra.
Quello che ci distingue dai campioni è che loro hanno paura del pericolo, noi invece abbiamo paura del rischio.
Se sei convinto di essere più bravo o più fortunato di tutti, allora decidi di rischiare, anche se hai paura.
Se invece ti senti sfigato, non rischi, anche se, forse, saresti proprio tu il più bravo.
La paura ci protegge dal pericolo, ma ci impedisce di rischiare.
Poi c’è la paura più commerciale che è quella dei film del terrore o del Luna Park, dove paghi per farti convincere che hai corso un pericolo e ne sei uscito perché sei bravo o fortunato, e così ti senti meno sfigato del solito.
Gli eroi si riparano dal pericolo con lo scudo, i piloti col casco, i poliziotti col giubbetto antiproiettile, e le mamme con la maglia di lana.