Claudia Colaneri conduce laboratori di scrittura collettiva per disabili adulti con ritardo mentale. La sfida consiste nel trattare temi “alti”. Ecco quello che può succedere in un normale incontro:
Un nostro grande problema è il ritardo.
Il ritardo significa che hai perso qualcosa. Innanzitutto hai perso tempo, ma puoi anche aver perso un’occasione, un autobus, un film.
Soprattutto hai perso l’inizio.
Se arrivi tardi, devi chiedere agli altri quello che è successo nel frattempo e ti devi fidare di quello che ti dicono.
Spesso siamo in ritardo sull’amore: aspetti lei, invece sei tu che sei in ritardo.
Quando capisci una cosa dopo tanto tempo, quello si chiama ritardo mentale, e, a farci caso, ce l’hanno tutti. Noi abbiamo la mente in ritardo sulle orecchie, ed è un problema, ma ci sono quelli che ce l’hanno in ritardo sulla lingua, e in quel caso é un guaio serio.
Il ritardo produce ansia in quelli che aspettano, soprattutto se sono donne.
Alcuni, arrivando in ritardo, si sentono così importanti da non accorgersi che ormai non servono più.
Quando muore qualcuno che amiamo, anche se arriviamo in tempo in ospedale, o al funerale, ci sentiamo comunque in ritardo.
Il ritardo si misura in ansia o in noia e si paga in scuse.