Questo racconto è il risultato di un workshop di scrittura collettiva, in un centro diurno per disabili cognitivi, condotto da Luigi Annibaldi e Lucia Pappalardo e curato da Claudia Colaneri.
Aldo è un bambino che prima di nascere desidera avere una casa con un terreno con una sala hobby (che si sa: i desideri si hanno prima di nascere). Babbo Natale lo va a prendere sulla nuvoletta e lo porta da DJ Daniele, che è fatta proprio come la vuole Aldo. Ma facciamo un passo indietro.
Babbo Natale, tutti i giorni, quando torna a casa dalla fabbrica di giocattoli, trova uno strano mazzo di fiori per la moglie Barbara. Il 24 dicembre, che è prefestivo, fa orario corto e torna a casa prima. Babbo Natale sorprende la moglie Barbara e DJ Daniele che rotolano sui petali di rose. A quel punto Babbo Natale va via e si fuma una sigaretta con gli elfi.
Babbo Natale era indeciso se perdonare la moglie, tuttavia gli elfi gli dicono: “Scusa Babbo, va bene che tu sei buono con tutti, ma buono sì, coglione no. La famiglia è una cosa su cui non si scherza. Sai, ci sono tanti neonati, lassù, che aspettano una famiglia.”
Allora Babbo Natale, quando passa con la slitta, acchiappa al volo tra le nuvole, un neonato a caso, Aldo, e lo porta a casa di DJ Daniele.
“Guarda DJ Daniele, io sono Babbo Natale è ho molti poteri. Se tu tieni questo bambino io ti guarisco la gamba, però non devi far mai vedere questo bambino a Barbara altrimenti perderai anche l’altra gamba.” A quel punto DJ Daniele, che era uno sciatore, rivive in un attimo tutto il fatto della sua carriera e quindi obnubilato da questo decide di fregarsene di Barbara e accetta.
Babbo Natale porta i fiori di DJ Daniele a Barbara e lei mangia la foglia trovando finalmente, per la prima volta nella sua vita, la serenità.