Se vi piace di mettere in scena voi stessi è perfetto. Autobiografia, autofiction, personal essay ecc. Benissimo, però attenzione al vostro personaggio, già lo accennavo in qualche pillola precedente, evitate di mostrarvi migliori di quello che siete, di abbellirvi, altrimenti chi legge perderà immediatamente interesse per il vostro racconto. Beninteso, sto parlando di un io narrante che non è soltanto una voce d’appoggio, ma ambisce a essere personaggio a tutti gli effetti. Incensare se stessi nei propri libri è davvero una cosa da non fare. L’autobiografismo non è un regalo che lo scrittore fa a se stesso, al proprio ego, l’autobiografismo deve rispondere alla verosimiglianza psicologica e deve essere veritiero. Altrimenti è fuffa.
Dentro la lampada
“Caledonian Road” di Andrew O’Hagan – traduzione di Marco Drago (Bompiani)
Una storia senza innocenti o vincitori, ma solo persone ferite che riescono a farcela con quello che resta dopo un evento drammatico destinato a essere uno spartiacque nelle loro vite.