Come trasformo in gelato “Apriti cielo” di Mannarino

Trasformare una canzone di Mannarino in gelato? Andrea Fassi, nel suo laboratorio al Palazzo del Freddo, può

Mannarino punta dritto all’anima. Il gelato, quello buono, anche.
Saper scrivere significa far arrivare a chi legge il proprio pensiero attraverso un susseguirsi di emozioni che si accavallano, si mischiano ed esplodono. Saper cucinare, saper fare un buon gelato, scioglie il gusto nel cuore e instaura un filo d’oro tra chi mangia e chi crea. Mannarino, al pari di un gelatiere esperto, raggiunge con precisione chirurgica questo obiettivo.
Apriti cielo è un’invocazione alla speranza del cambiamento. Mannarino non ama le bandiere, gli stereotipi e scrive costruendo un’impalcatura letteraria raffinata che nasce dritta dal suo cuore e arriva al cuore di chi lo ascolta, ponendo il genere umano dinanzi alla propria natura, all’ovvietà necessaria che tende l’uomo a muoversi verso qualcosa di migliore. Il testo ha più di una direzione, non narra solo la storia di chi viaggia per arrivare qui nella parte felice del mondo, ma la lettura può essere capovolta grazie alle parole utilizzate con sapienza, e ci ritroviamo invece a immaginare una partenza proprio da qui, una migrazione capovolta con motivi diversi sulle spalle per trovare uno stato d’animo migliore, lontano dalla terra Europa che silenziosa ingabbia il pensiero e lo spirito.
Anche un abbinamento di due gusti, ben assortiti, può essere svelato partendo dall’uno o dall’altro; un sorbetto di cioccolata ci parlerà di terre lontane, di sud America, per poi catapultarci al freddo dei monti del nord Italia, leccando un fior di latte prodotto con latte d’alpeggio, saporito, ricco di grassi dal sapore di campi verdi e incontaminati battuti dal freddo pungente.
Ma perché la narrazione di un abbinamento o di una canzone funzioni, la dualità non basta. E Mannarino in Apriti cielo nasconde un terzo livello di lettura che non svela, ma lascia alla libera interpretazione di chi ascolta, proprio come un gelatiere nasconderebbe una spezia o un erba nel suo gusto, per un semplice motivo, lasciare che si apra il cielo ossia il pensiero di chi subisce l’arte e ne trae ciò che la propria attitudine gli indica, in bilico su un filo d’oro.


Foto di Francescoprandoni, particolare. Licenza CC BY-SA 4.0

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Andrea Fassi

Pronipote del fondatore del Palazzo del Freddo, Andrea rappresenta la quinta generazione della famiglia Fassi. Si laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali coltivando l’interesse per la scrittura. Prima di seguire la passione di famiglia, gira il mondo ricoprendo diversi ruoli nel settore della ristorazione ed entrando in contatto con culture lontane. Cresciuto con il gelato nel sangue, ama applicare le sue esperienze di viaggiatore alla produzione di gusti rari e sperimentali che propone durante showcooking e corsi al Palazzo del Freddo. Ritorna al passato dando spazio al valore dell’intuito invece dei rigidi schemi matematici in cui spesso oggi è racchiuso il mondo del gelato. Combina la passione per il laboratorio con il controllo di gestione: è l’unico responsabile del Palazzo del Freddo in qualità di Amministratore Delegato e segue la produzione dei locali esteri in franchising dell’azienda. In costante aggiornamento, ha conseguito il Master del Sole 24 Ore in Food and Beverage Management. La passione per la lettura e la scrittura lo porta alla fondazione della Scuola di scrittura Genius nel 2019 insieme a Paolo Restuccia, Lucia Pappalardo, Luigi Annibaldi e ad altri editor e scrittori. Premiato al concorso “Bukowsky” per il racconto “La macchina del giovane Saleri”, riceve il primo premio al concorso “Esquilino” per il racconto “Osso di Seppia” e due menzioni speciali nei rispettivi concorsi “Premio città di Latina” e “Concorso Mario Berrino”. Il suo racconto “Quando smette di piovere”, dedicato alla compagna, viene scelto tra i migliori racconti al concorso “Michelangelo Buonarroti”. Ogni martedì segue la sua rubrica per la scuola Genius in cui propone racconti brevi, pagine scelte sui sensi e aneddoti dietro le materie prime di tutto il mondo. Per la testata “Il cielo Sopra Esquilino” segue la rubrica “Esquisito” e ha collaborato con il sito web “La cucina italiana” scrivendo di gelato. Docente Genius di scrittura sensoriale, organizza con gli altri insegnanti “Il gusto per le storie”, cena evento di degustazione di gelato in cui le portate si ispirano a libri e film.

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