E qui devo subito sconfessare il titolo, perché non tutti coloro che scrivono hanno fascino da vendere, ma se l’avessi scritto nel titolo forse non avresti letto queste righe, quindi ecco che con un titolo ho catturato la tua attenzione. E, a pensarci bene, questo è un modo per aumentare il proprio fascino: dichiarare qualcosa per poi sviare, iniziare un gioco di richiami e rimandi, far intuire ma non dichiarare apertamente. È così, ad esempio, che vogliamo il libro che abbiamo appena iniziato a leggere: vogliamo poter metterci di nostro, esercitare la capacità di comprensione, azzardare ipotesi, immaginare paesaggi e stati d’animo. Allora, perché non riprodurre anche noi queste caratteristiche che cerchiamo fuori? Scrivi, ma non raccontare al mondo per filo e per segno quel che stai scrivendo e quanto sia importante per te scrivere. È come se dichiarassi già alla seconda pagina chi è l’assassino. Scrivi, ma non lo dire. O, se lo dici, lascia che chi ti sta intorno si incuriosisca. A te, e a ciò che scrivi. Allora sì, con fare avveduto e disinvolto, potrai raccontare qualcosa di te e del tuo scrivere. Ma solo qualcosa. Hai destato l’attenzione, cosa vorresti di più? Fascino? Ecco, vedi? Non non te ne sei accorto, ma di fascino già ne hai…
“Caledonian Road” di Andrew O’Hagan – traduzione di Marco Drago (Bompiani)
Una storia senza innocenti o vincitori, ma solo persone ferite che riescono a farcela con quello che resta dopo un evento drammatico destinato a essere uno spartiacque nelle loro vite.