“Pronti?”
“Ciao Walter, sono Susanna, chiamo da Venezia e ho 41 anni.”
“Dimme Susa’. Sputa errospo. Che dificoltà ciai? Te sei incagliata?”
“Sì Walter! Come lo sai? Dalle carte?”
“No, so’ editor. Se sente quando uno se incaglia.”
“Cavolo… Comunque, sto scrivendo un romanzo in cui una coppia (Daniela e Daniele) cerca di avere un figlio ma non ci riesce. Nessuno dei due però vuole accertare la propria eventuale sterilità e questo fa sì che i loro rapporti sessuali diventino cruenti. Ad un certo punto la sorella di lei rimane incinta…”
“È stato lui? Er cornuto? Daniele? Si è ingroppato la sorella?”
“Noooo!”
“E allora che fanno, l’ammazzano per invidia?”
“No! La sorella è solo la sorella. Daniela la ama e anche Daniele.”
“Allora Daniele se la ingroppa?”
“Nooooo! Scherzi? Le vuole bene come e più di una sorella!”
“E a che serve questa?”
“Ad acuire il dramma del figlio che non viene con la sua gravidanza.”
“Ma, amore mio, che ce frega? Un figlio che non viene è un figlio che non viene. E un personaggio in più è solo un personaggio in più. Si nun serve levalo. Se lo tieni te lo devi fa servi’. Sai come sarebbe divertente invece?”
“Come?”
“Se ‘sti du’ matti ammazzano la sorella panzona ar nono mese!”
“E’ una donna incinta Walter!”
“A parte che se tratta solo de caratteri su Word e non de ‘na donna vera. Comunque se non t’aregge la pompa allora levala ‘sta sorella. Che cazzo ce ne frega? Pure la storia de questi che fanno i zozzoni nun è male… Poi uno dei due deve piacce gusto e comincia’ a fa le ammucchiate però…”
“Oddio… Non lo so… Le carte che dicono?”
“Le carte? Aspe’ che guardo… Le carte dicono… So’ uscite la falce e l’omo nero. Sai che vor di’?”
“Cosa?”
“Vor di’ faje ammazza’ la sorella, ma non ce fa capì chi è stato dei due. E fai che quando la sorella more, Daniela rimane incinta. E poi te giochi er thriller fino alla fine. Secondo me vendi pure. Capace che ce fanno er firm co’ Amendola.”
“Ma io non saprei mai scrivere di una donna incinta che muore…”
“Allora vai a fa la content manager pe’ i siti se nun c’hai le palle. E poi ‘na coppia che se chiama Daniela e Daniele non se pò fa. Cambia i nomi. E faje ammazza’ la sorella. Va bene pure na mazzata ‘n testa cor pupo che more tardi. Ma falla ammazza’. Questo hanno detto ‘e carte. Tempo esaurito. L’editor ha parlato. Avanti er prossimo. Pronto? Chi c’è?”
“Caledonian Road” di Andrew O’Hagan – traduzione di Marco Drago (Bompiani)
Una storia senza innocenti o vincitori, ma solo persone ferite che riescono a farcela con quello che resta dopo un evento drammatico destinato a essere uno spartiacque nelle loro vite.