In un webinar sulla scrittura e i 5 sensi, abbiamo lanciato una piccola sfida ai partecipanti: per ogni senso abbiamo proposto un esercizio. La partecipazione è stata altissima, tanto che abbiamo deciso di pubblicare i racconti più riusciti.
Proseguiamo con il tatto, con questo esercizio: scrivi una scena in cui un personaggio sta svolgendo un’attività che richiede precisione tattile, come l’assemblaggio di un modellino di veliero o l’intreccio di un cesto di vimini.
Paris, 7/12/1905
Chere ami, ma ti scriverò in italiano
Stiamo trascorrendo bellissime giornate, un sole caldo illumina lo studio e il maestro continua a comporre le sue meravigliose pitture, quelle fluttuanti ninfee che navigano in un indistinto acquatico ondeggiante. Di questo ti parlo, ma anche di più delle straordinarie capacità di Monet.
Saprai certamente che sta perdendo la vista lentamente, ora vede solo ombre colorate che vagano sulla tela. Ma ti ricordi quanto ti raccontai nelle ultime lettere? Dei suoi straordinari studi sulle essenze dei colori industriali. Il maestro si dedica a questo studio da decenni e lo ha trasmesso anche agli altri pittori impressionisti suoi amici, solo che c’è una novità. Insieme ad altri suoi allievi, sono una delle sue assistenti più vecchie, e ho seguito i suoi lavori fin dai tempi di Giverny, talvolta anzi sempre, quando finiva un suo lavoro sul cavalletto, a sua insaputa, mi avvicinavo alla tela per accarezzarla, per sentire anche attraverso le mie mani la potenza e la dolcezza del suo lavoro, mi accostavo anche con il volto e la sfioravo con le labbra. Un giorno mi scoprì, non era contento, ma alla fine mi perdonò. Noi assistenti, da quando la cecità sta coprendo la visione delle sue splendide Ninfee, lo supportiamo nella composizione, sempre più sfumata e quasi astratta, porgiamo i colori che richiede, ma lui sembra volerli riconoscere tastandoli con i polpastrelli, le dita, l’intera mano. Giallo cromo sembra più denso, giallo limone si percepisce più scivoloso, invece l’arancio è sicuramente più pesante, granuloso, verde Parigi è più compatto, azzurro ceruleo più liquido, bianco di zinco morbido.
La tavolozza che Monet compone nella sua mente è un po’ come lo spartito musicale che
Beethoven, ormai sordo, vedeva componendo la sua musica.
Salut, à bientôt
P.G.