La nota azienda funebre che ad ogni campagna, con buona dose di black humor, fa nascere dibattiti, sposa temi sociali, seppellisce luoghi comuni, ora battezza il tormentone dell’estate con un brano che, oltre ad osservare come a omofobi, bulli e razzisti il marmo doni, ci fa entrare in discoteche piene di vita in cui si balla al ritmo di Magari muori. Oddio, magari no. Nel dubbio, mitighiamo le aspettative sull’estate: anche non bella da morire e senza colpi di fulmine, magari va bene lo stesso.
Dentro la lampada
“Caledonian Road” di Andrew O’Hagan – traduzione di Marco Drago (Bompiani)
Una storia senza innocenti o vincitori, ma solo persone ferite che riescono a farcela con quello che resta dopo un evento drammatico destinato a essere uno spartiacque nelle loro vite.