In un webinar sulla scrittura e i 5 sensi, abbiamo lanciato una piccola sfida ai partecipanti: per ogni senso abbiamo proposto un esercizio. La partecipazione è stata altissima, tanto che abbiamo deciso di pubblicare i racconti più riusciti.
Cominciamo con la vista, con questo esercizio:
Scrivi una scena in cui il personaggio si trova in un luogo abbandonato, come una vecchia fabbrica o una casa deserta. Rappresenta visivamente il senso di decadenza e abbandono.
La lama di luce penetrava dal lucernario in alto a destra e le colpiva di taglio il piede, fino alla caviglia, staccandolo di netto dal resto del corpo che, sul pavimento ruvido dove era atterrato, rimaneva al buio.
La caviglia era rossa e gonfia. Chi glielo aveva fatto fare di entrare lì dentro?
Si stava già abituando all’oscurità e le forme scure, indistinte e paurose ora le si mostravano per quello che erano in realtà. Rifiuti accatastati. Mobili rotti, sedie in equilibrio precario una sull’altra. Pensili senza sportelli, aperti come occhi vuoti che la fissavano. Tutto lì dentro era sbilenco e immobile. Statico. Anche l’aria era rarefatta.
Piccoli frammenti di vetro accanto al piede illuminato luccicavano come diamanti, ma spostando di pochi centimetri lo sguardo ritornavano a essere solo schegge trasparenti che riflettevano l’oscurità. Ogni tanto un calcinaccio tracciava un’impercettibile scia chiara dal soffitto pendente al pavimento scosceso e ruvido. Seguendo in alto la scia luminosa riusciva anche a individuare le numerose ragnatele che velavano gli occhi aperti dei pensili, cataratte improvvisate ma efficaci.
Ombre veloci percorrevano il muro sbrecciato assecondandone le crepe. Nessun rumore. Solo un guizzo dietro a un mobile colpì la sua attenzione, poi un altro e un altro ancora.
Non era sola, ma avrebbe preferito di gran lunga esserlo.