Scrivere è una necessità, non già un hobby, se non si è scrittori della domenica. Però il rischio è che diventi una routine seriale e prosastica. Ecco perché penso che se l’ispirazione (la voglia o se preferite la magia, l’estro) manca conviene non ostinarsi sulla pagina bianca. Questo vale soprattutto nel momento dell'”idea”, nella fase iniziale del processo creativo, e vale meno in quello della correzione di un testo esistente ch’è un lavoro più meccanico, che si può svolgere anche senza tanta ispirazione. Insomma, scrivere è un’arte. E come tutte le arti ha bisogno di disciplina oltreché di estro. Ma bisogna riuscire a non sentire il peso di quella disciplina. E ognuno deve trovare in sé il modo.
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Dentro la lampada
Virginia Woolf e la signora Dalloway
L’incipit di uno dei romanzi più conosciuti di un’autrice amatissima.