Col caldo che fa e le zanzare e l’afa che si appiccica addosso di notte d’estate è difficile dormire. La soluzione? Accendi il pc o anche prendi carta e penna, mettiti su polsi e caviglie un paio di gocce di olio essenziale di geranio (così c’è anche il consiglio salutista) che allontana le bestiacce, e inizia a scrivere. Cosa? Inizia a prendertela con le zanzare e col caldo bestia e con l’aria immobile che sembra il vento non sia mai esistito, poi continua. Racconta della vacanza che vorresti fare, o descrivi il fresco di un bosco e le sensazioni che ti dà sulla pelle, o ancora descrivi tutti i movimenti che i muscoli fanno in una sola nuotata. Continua, infischiatene di ciò che scrivi ma scrivi. Poco per volta verranno fuori altre parole, quelle che ti stavano nascoste dentro e nemmeno sapevi di avere né di voler scrivere. Ti troverai nel mondo che stai creando, e ti scorderai del caldo e delle zanzare e di tutto ciò che ti teneva insonne. Succederà poi che all’insonnia si sostituisca un indolenzimento leggero, una vaga voglia di riposare. Salva tutto, e vai a dormire.
“Caledonian Road” di Andrew O’Hagan – traduzione di Marco Drago (Bompiani)
Una storia senza innocenti o vincitori, ma solo persone ferite che riescono a farcela con quello che resta dopo un evento drammatico destinato a essere uno spartiacque nelle loro vite.