Giuseppe Rovani e l’ultimo saluto
Era una fredda mattina di gennaio del 1874, non era passato neanche un anno dalle esequie monumentali di Manzoni e Milano si preparava a salutare Giuseppe Rovani, scrittore scapigliato e gran viveur appena spirato, a cinquantuno anni, nella Casa di
Camilla Cederna e la notte più lunga
Piumino da cipria, l’ha chiamata Indro Montanelli, in spregio alle sue cronache mondane e ai suoi ritratti (spesso al vetriolo) dei vecchi e nuovi ceti milanesi.
Riccardo Bacchelli e l’osteria di Bagutta
Sceglie il boccone prelibato con la stessa cura con cui medita ogni parola nella resa armonica della sua narrazione.
Giovanni Verga rosica d’amore
Le sue storie d’amore si sussurravano piuttosto che raccontarle, intimiditi come si era dal suo stesso riserbo.
Alessandro Manzoni esce di collegio
Milano si sta trasformando, sorgono edifici sontuosi nella cerchia cittadina e splendide ville per il fasto e gli agi dei nuovi arricchiti, che Manzoni giudica severamente
Sliding dog
Doveva partire per Wuhan, tutto era pronto, anche il passaporto