Lo scrittore è un bugiardo

Il classico errore dell’aspirante scrittore? Affezionarsi a un evento che è realmente accaduto e volerlo raccontare esattamente in quel modo.

Difatti quando a un nostro allievo facciamo notare che quello che ha scritto non è credibile, tende a rispondere: «ma è successo proprio così».

Il problema è che certe volte la realtà è meno credibile della finzione, allora per voler rispettare a tutti i costi come sono andati i fatti si rende il romanzo meno affascinante e meno comprensibile.

Se un fatto realmente accaduto distrae, rallenta o non è del tutto comprensibile, è meglio non metterlo. Non basta che sia “vero”, se nell’equilibrio della narrazione non ci sta perché non aiuta a creare la magia e a entrare nel mood.

Per essere sinceri fino in fondo bisogna saper rendere credibili le proprie invenzioni. Devi lasciarti andare all’invenzione sapendola calibrare, proprio per rendere al massimo la sincerità di quello che vuoi dire.