Jim Harrison e la bella ragazza

"La verità non esiste: esistono solo le storie". Qui c'è la storia di una vita e quella, immaginata, di una morte.

“Incontro una graziosa ragazza in pantaloncini verdi che mi nota mentre sta facendo jogging: la vedo apparire sopra la mia testa e mi viene in mente che sono nato e morirò tra le gambe di una donna».
Questo pensava Jim Harrison quando provava a immaginare la sua morte. Chissà come sarebbe andata veramente. Certo è che la sua vita, finora, gli sembrava un romanzo d’avventura.
Tanto per cominciare, a sette anni una bambina gli aveva accecato l’occhio destro mentre giocavano e, a causa di ciò, aveva passato un’adolescenza solitaria, confortata solo dalla lettura: Faulkner, Caldwell, Esenin, Walt Withman, ed era allora che aveva iniziato a scrivere perché “la verità non esiste: esistono solo le storie”.
Aveva avuto la fortuna di incrociare due volte Jack Kerouac al Five Spot, il jazz-club di New York, era stato buon amico di Raymond Carver e Richard Brautigan ma si irritava quando lo paragonavano a Hemingway. Certo, lui e il vecchio Ernest avevano in comune la passione per la caccia, la pesca e l’alcool ma, riguardo alla scrittura, paragonava Hemingway a “una stufa che non scalda abbastanza”.
Hollywood lo aveva deluso: avevano tratto un paio di buoni film dai suoi romanzi, ma non gli era piaciuto il lavoro svolto da Mike Nichols, l’ultimo regista, e se n’era andato per non tornare più.
Scriveva nel granaio della sua casa sul lago Michigan: “stando ai margini” aveva guardato l’America dalla giusta distanza e mostrato i conflitti tra la natura e la civiltà, gli istinti e le convenzioni sociali, anche se ora il suo Paese gli sembrava “una Disneyland fascista”, e quasi non lo riconosceva più.
Gli tornò in mente la bella ragazza in shorts.
“Mi passerà accanto e si girerà a guardarmi”, pensò , mentre il sole tramontava sul lago dorato.

Bibliografia:
Jim Harrison, La strada di casa, Baldini & Castoldi;
Jim Harrison, Un buon giorno per morire, Baldini & Castoldi.

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Loredana Germani

È tra i fondatori della Scuola di scrittura creativa Genius. Dopo gli studi in Storia e Letteratura italiana, scrive diversi racconti autobiografici e articoli in cui descrive incontri con autori. Ha curato l’antologia di racconti A Roma San Giovanni e tiene la rubrica Vita da scrittore sulla rivista letteraria Dentro la lampada, nella quale narra opere e aneddoti di grandi personaggi letterari.

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