Ada Negri e la casa sotto il tetto

Una bambina, sua mamma e sua nonna devono lasciare il loro minuscolo alloggio.

Ada indugiava sull’uscio della portineria di Palazzo Barni, mentre la mamma faceva avanti e indietro tra la portineria e il cortile dove appoggiava, in un angolo, le poche, povere cose da portare via.
La ragazza e sua madre avevano vissuto con la nonna Giuseppina nelle due stanzette buie della portineria del Palazzo, fin dai tempi in cui la nonna era stata la cameriera personale di Giuditta Grisi, celebre cantante e moglie del conte Barni, e poi la portinaia del Palazzo.
Da bambina, nelle sere d’inverno, Ada si rannicchiava vicino alla nonna che, mentre cuciva a lume di candela, le raccontava di feste sfarzose con signore eleganti e tavole imbandite di ogni ben di Dio.
Ora, però, la nonna era troppo vecchia per fare la custode e le tre donne dovevano lasciare l’alloggio al pianterreno per andare in uno ancora più piccolo, nel sottotetto.
Ada guardò il giardino: da bambina le piaceva tanto giocare con le figlie del conte tra le aiuole ben curate, ma ogni volta doveva interrompere il gioco per andare ad aprire il pesante cancello di ferro e far entrare le carrozze degli ospiti del conte.
Ada ricordava ancora quei momenti tristi e umilianti, e sentiva una rabbia mista a una malinconia che non l’avrebbe lasciata più.
Ada, che fai lì? Ti prego, aiuta la nonna a salire le scale…
La voce stanca, eppure dolce, di sua madre Vittoria la riportò al presente: subito Ada prese un fagotto dalle mani della mamma e porse il suo braccio alla nonna che, a piccoli passi, era uscita dalla portineria.
Mentre la sorreggeva lungo le scale ripide, Ada risentiva la voce della sua insegnante di italiano che la riempiva di lodi e la esortava a continuare gli studi per diventare maestra.
Vi ripagherò di tutti i vostri sacrifici, mormorò piano, ci meritiamo una vita migliore di questa!
Cosa dici, Ada? chiese la nonna, che si era fermata al mezzanino per riprendere fiato.
Ada le carezzò la guancia rugosa e le sorrise: Dicevo che lassù, nell’abbaino, ogni mattina ci verrà a trovare il sole!

 

Bibliografia:
Ada Negri, Finestre alte, Mondadori;
Ada Negri, Le solitarie, Castoldi.

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Loredana Germani

È tra i fondatori della Scuola di scrittura creativa Genius. Dopo gli studi in Storia e Letteratura italiana, scrive diversi racconti autobiografici e articoli in cui descrive incontri con autori. Ha curato l’antologia di racconti A Roma San Giovanni e tiene la rubrica Vita da scrittore sulla rivista letteraria Dentro la lampada, nella quale narra opere e aneddoti di grandi personaggi letterari.

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