La parmigiana

La scelta del giusto pomodoro può essere una questione di vita o di morte.

– Sa, commissario, io sono famosa per la mia parmigiana! Lo dicono tutti che come la so fare io non è capace nessuna della famiglia, nemmeno la nonna Rosina… e ho detto tutto.

– Certo, signora, non lo metto in dubbio, ma…

– Guardi commissario che non è mica facile fare la parmigiana, a cominciare dagli ingredienti. Io vado sempre al mercato a comprare le melanzane, devono essere dell’orto e fresche. Le compero da Tilde che ha un orto biologico lontano dall’aeroporto, sennò che biologico è con tutti gli scarichi degli aerei! Che poi con il Covid sembrava che la gente viaggiasse di meno, ma invece hanno ricominciato a viaggiare peggio di prima e aumenta l’inquinamento.

– Signora, mi stia a sentire. Devo farle delle domande.

– Certo, commissario, per la parmigiana servono pomodori particolari. Io uso solo i San Marzano, ma si trovano sempre più di rado. Devo andare al mercato di piazza Vittorio, lì ci sono due banchi che vengono dai Castelli romani, altrimenti pensi che ci sono addirittura i pomodori cinesi…

– Signora, stia zitta. Mi faccia parlare, devo farle domande importanti.

– Pensi, commissario, che pochi giorni fa mio marito, il generale, mi dice che è bene prendere una donna di servizio, perché io ormai sono anziana, non so più fare bene le cose e devo farle fare a una donna.

– Capisco, signora, per lei è stata una brutta cosa…

– Sa, commissario, mio marito è un generale, è generale anche a casa, lui comanda e tutti  dobbiamo ubbidire.

– Quindi?

– Quindi ha portato a casa questa donna di servizio, Alina, io ho dovuto insegnarle tutto sulla parmigiana, ma lei continuava a sbagliare: pensi che usava la mozzarella di bufala. Una incompetente. La bufala è troppo umida e lascia le melanzane bagnate. Per la parmigiana si deve usare la mozzarella per la pizza.

– Signora, basta, Alina è stata trovata per terra nella sua cucina, con la testa fracassata. Mi sa dire che cosa è successo? Non può essere certo stata lei, alla sua età, e che oltretutto cammina con il girello. È entrato qualcuno in casa?

– No, commissario, non è entrato nessuno. Sono stata io.

– Come lei, Alina è stata uccisa con un’affettatrice, è molto pesante! Come ha fatto lei a sollevarla?

– Mica l’ho sollevata io, ho detto ad Alina di spostare l’affettatrice sul bordo del tavolo per pulirla e quando lei si è abbassata ho dato una spinta al tavolo, ecco fatto.

– Non posso crederle, quello che mi racconta è orribile. In tanti anni di servizio non mi è mai capitata una cosa così.

– Anche essere messi da parte perché vecchie è orribile!

– Oddio, signora, ma dov’è suo marito, il generale?

– Sa, commissario, con la parmigiana ci sta bene il vino rosso. Noi il vino lo teniamo in cantina, sotto la tavernetta. È una zona fresca, ma non troppo fredda come il frigorifero. Mio marito è andato a scegliere il vino, quando è sceso io gli ho dato una botta con il girello. Non mi ricordo se gli ho detto che si è rotto uno scalino. Ho sentito un gran rumore in cantina, a buon bisogno ho chiuso a chiave la porta. Girano troppe persone pericolose, in questo periodo, ai Parioli…

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