I viaggi come fonte di ispirazione

Quando si parla di viaggi, c’è una citazione bellissima di Cesare Pavese che è, secondo me, la chiave di lettura di come uno scrittore o un aspirante tale dovrebbe viaggiare:

Viaggiare è una brutalità. Obbliga ad avere fiducia negli stranieri e a perdere di vista il comfort familiare della casa e degli amici. Ci si sente costantemente fuori equilibrio. Nulla è vostro, tranne le cose essenziali – l’aria, il sonno, i sogni, il mare, il cielo.

Questa è una citazione, secondo me, esplicativa perché, uscendo dalla comfort zone, noi acuiamo i nostri sensi, siamo più ricettivi in viaggio e, se riusciamo a usare questa sensorialità amplificata, tutto ciò che vivremo potrà essere usato in un racconto. Immaginate un incontro di persone, che possono diventare personaggi, oppure le nuove location, i nuovi ambienti che andrete a visitare in viaggio e che, con questa sensazione di essere lontani da casa, un po’ indifesi, più ricettivi, potrebbero diventare con più facilità ambientazioni dei vostri racconti.

Uscire dalla comfort zone significa non attingere sempre alle stesse fonti, perché, per quanto uno scrittore si impegni a grattare verità da tutto ciò che lo circonda, uscire fuori da quello che è abituato a vedere e a vivere gli permette di aprire nuove strade. Si tratta anche di un discorso culturale: viaggiare ci rende scrittori più inclusivi, conoscere le caratteristiche di popoli lontani e sforzarsi di capire altre lingue ci mette in contatto con parti più rudimentali, più primordiali di noi, ci mette alla prova.

Sono di ritorno, come alcuni sapranno, da un viaggio piuttosto lungo e complesso in Ucraina, in cui ho preso tantissimi appunti: ho scritto molto più del normale, non soltanto perché emotivamente è stato un viaggio complicato, ma anche perché ho vissuto luoghi lontani, completamente opposti a quelli a cui sono abituato. Per poter scrivere dei propri viaggi è importante anche la predisposizione emotiva, il desiderio di raccontarli. Certo, sono andato in un luogo in cui l’emotività è molto sensibilizzata, ma uscire fuori dall’ordinario ci permette sempre, in generale, di trovare nuove strade e non solo: viaggiare non è soltanto cambiare luogo, ma anche cambiare idea.

 

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Andrea Fassi

Pronipote del fondatore del Palazzo del Freddo, Andrea rappresenta la quinta generazione della famiglia Fassi. Si laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali coltivando l’interesse per la scrittura. Prima di seguire la passione di famiglia, gira il mondo ricoprendo diversi ruoli nel settore della ristorazione ed entrando in contatto con culture lontane. Cresciuto con il gelato nel sangue, ama applicare le sue esperienze di viaggiatore alla produzione di gusti rari e sperimentali che propone durante showcooking e corsi al Palazzo del Freddo. Ritorna al passato dando spazio al valore dell’intuito invece dei rigidi schemi matematici in cui spesso oggi è racchiuso il mondo del gelato. Combina la passione per il laboratorio con il controllo di gestione: è l’unico responsabile del Palazzo del Freddo in qualità di Amministratore Delegato e segue la produzione dei locali esteri in franchising dell’azienda. In costante aggiornamento, ha conseguito il Master del Sole 24 Ore in Food and Beverage Management. La passione per la lettura e la scrittura lo porta alla fondazione della Scuola di scrittura Genius nel 2019 insieme a Paolo Restuccia, Lucia Pappalardo, Luigi Annibaldi e ad altri editor e scrittori. Premiato al concorso “Bukowsky” per il racconto “La macchina del giovane Saleri”, riceve il primo premio al concorso “Esquilino” per il racconto “Osso di Seppia” e due menzioni speciali nei rispettivi concorsi “Premio città di Latina” e “Concorso Mario Berrino”. Il suo racconto “Quando smette di piovere”, dedicato alla compagna, viene scelto tra i migliori racconti al concorso “Michelangelo Buonarroti”. Ogni martedì segue la sua rubrica per la scuola Genius in cui propone racconti brevi, pagine scelte sui sensi e aneddoti dietro le materie prime di tutto il mondo. Per la testata “Il cielo Sopra Esquilino” segue la rubrica “Esquisito” e ha collaborato con il sito web “La cucina italiana” scrivendo di gelato. Docente Genius di scrittura sensoriale, organizza con gli altri insegnanti “Il gusto per le storie”, cena evento di degustazione di gelato in cui le portate si ispirano a libri e film.

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