Dialoghi: croce e delizia di ogni scrittore

Scopri come far parlare al meglio i protagonisti dell tue storie attraverso imperdibili romanzi.

Ciao Amici e Amiche geniali,

eccoci come sempre puntuali con i nostri tre consigli di lettura per superare gli ostacoli degli aspiranti scrittori e scrittrici.

Questa volta siamo andati a bussare alla porta di Loredana Germani, docente di scrittura del percorso “Diventa uno scrittore” e memoria storica di tutti gli aneddoti dei grandi autori e autrici che settimanalmente ci racconta nella rubrica “Vita da scrittore” sulla nostra rivista letteraria “Dentro la lampada”.

I suoi consigli saranno incentrati sulla costruzione dei dialoghi all’interno delle storie.

Iniziamo!

 

  • Le relazioni pericolose, di Pierre-Ambroise-François Choderlos de Laclos

Considerato uno dei capolavori della letteratura francese, Le relazioni pericolose è un gioco al massacro, un epistolario tra due aristocratici amanti cinici e senza scrupoli: il Vicomte de Valmont e la Marchesa Isabelle de Merteuil.

L’uomo scommette con la donna di riuscire a sedurre la moglie pia e castissima di un giudice, Madame de Tourvel. Lui riesce nel suo intento, ma la porta alla depressione e alla morte.

Dopo questo evento, il tappo di menzogne si scoperchia e una serie di catastrofi si abbatte sui personaggi. Fino ad arrivare alla fine della socialità per i due mittenti delle lettere, finiscono per perdere tutto per un’azione malvagia e perversa che gli si rivolge contro.

Questo libro è perfetto per capire come dare una voce e un colore a due personaggi forti, senza che uno prevalga sull’altro. Ci dimostra che con i dialoghi bisogna saper gestire i vuoti e i pieni, affinché un punto di vista non sia più forte dell’altro. E ci dimostra come costruire un romanzo epistolare ben fatto, gli scambi di battute scritte deve rendere quasi come uno scambio a voce tra i personaggi.

E Laclos in questo è un maestro, ci restituisce la personalità di questi due nobili malvagi e cinici, tanto che il lettore non può non pensare che uno sia il degno compare dell’altro, due anime gemelle.

 

  • Il bacio della donna ragno, di Manuel Puig

Pubblicato nel 1976, il romanzo di Puig è ambientato in una prigione di Buenos Aires dove due detenuti condividono la cella: Luis Molina, una donna transgender e Valentín Arregui, un prigioniero politico.

I due, diametralmente opposti, iniziano questa amicizia che diventerà qualcosa di più. Luis, che in realtà è una spia ingaggiata dal governo per carpire i segreti dell’altro in cambio di una riduzione di pena, sviluppa dei sentimenti genuini e sinceri per lui.

Incomincia così ad alleviare i dolori delle torture che Valentín giornalmente subisce dai suoi carcerieri facendolo evadere con la fantasia, attraverso film e racconti onirici che scalfiscono la sua scorza dura.

Una storia dura e cruda alleggerita dalla narrazione di questi mondi surreali che aiuta i protagonisti a superare anche solo per brevi momenti le difficoltà della loro incarcerazione.

Qui i dialoghi vanno studiati per capire come si compone in modo efficace il rapporto tra due personaggi che non si conoscono e che non hanno nulla in comune. Vengono costruiti in un crescendo che, da parole di disprezzo e indifferenza, arriva a parole di affetto, gentilezza e pietà, l’uno per l’altro. Alla fine, entrambi stanno vivendo in modo diverso un’oppressione: Luis è stata condannata per la sua sessualità, Valentín per le sue idee politiche.

 

  • Come in un film, Régis de Sá Moreira

Un libro che sembra la sceneggiatura di un film ­­– come si capisce dal suo titolo – non può non essere utile per studiare come sfruttare al meglio i dialoghi. Infatti, i due protagonisti, Lui e Lei, alternano le loro voci per tutto il romanzo, in un botta e risposta continuo che non è altro che il racconto del loro amore, dal colpo di fulmine del primo incontro fino alle difficoltà e la noia della quotidianità.

L’uso che si fa dei dialoghi è sicuramente originale, questi conferiscono un ritmo incalzante alla narrazione e l’autore riesce anche a rendere il movimento e le azioni all’interno del dialogo stesso.

Quindi non risultano dei racconti statici, ma si ha la sensazione di essere presenti con i due protagonisti e vederli muoversi nello spazio davanti ai propri occhi. Proprio perché le didascalie dei loro movimenti diventano un tutt’uno con la loro narrazione.

Poi in alcuni passaggi la loro storia romantica viene persino raccontata da altre voci, quella del panettiere, dell’impiegato alla posta, persino da Harry Potter e Matt Damon! Andrebbe letto anche solo per questo.

Anche per questa volta abbiamo finito. Diteci cosa ne pensate di questi consigli e se vi sono stati utili. Voi avete qualcosa da consigliarci? Vi leggiamo!

 

Alla prossima!

 

 

 

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Loredana Germani

È tra i fondatori della Scuola di scrittura creativa Genius. Dopo gli studi in Storia e Letteratura italiana, scrive diversi racconti autobiografici e articoli in cui descrive incontri con autori. Ha curato l’antologia di racconti A Roma San Giovanni e tiene la rubrica Vita da scrittore sulla rivista letteraria Dentro la lampada, nella quale narra opere e aneddoti di grandi personaggi letterari.

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