Che cos’è l’ispirazione? Bella questione che forse finora abbiamo solo sfiorato qua e là.
Esiste l’ispirazione per un artista, per uno scrittore, per un romanziere? Intanto diciamo che il termine latino inspiratio rinvia all’esperienza religiosa del soffio di Dio, e per estensione all’idea del poeta illuminato da un alito divino, ma non la sento molto mia; e nemmeno mi appartiene, o mi assomiglia, l’idea idealistica romantica che vede l’artista, il genio rapito da forze sovraumane o simili… No, provo a esporvi il mio punto di vista, che è orgogliosamente empirico e concreto.
Direi così.
Ci sono alcune questioni che non si esauriscono in un epigramma satirico, per quanto ispirato e concentrato, e nemmeno in un dialoghetto ironico didattico-didascalico-platonico, di quelli che ogni tanto scriviamo su queste colonne, ma prendono spazio senza che tu lo voglia, a poco a poco, nel tuo immaginario, nei suoi sogni, nei tuoi discorsi con gli altri, presentandosi spesso in forma dialettica, e morale, in personaggi, in destini.
Ecco quegli argomenti, quelle questioni, prima o poi trovano la forma del racconto lungo o del romanzo, che tu lo voglia o meno, per me l’ispirazione è questo. Qualcosa che assomiglia all’ossessione.
Ragionate su questo spunto e provate, se volete, se ve la sentite, a scrivere che cosa è per voi l’ispirazione. Se poi vi venisse un racconto su questo, beh, sarebbe il massimo! Ma non lo pretendiamo.
Alla prossima.