Come mi trasformo in gelato

Me ne sto lì sul fondo della coppetta, annoiato, a sentir grattare il cucchiaino che spazzola via l’ultima nota di gusto

Dulcis in fundo.

Me ne sto lì sul fondo della coppetta, annoiato, a sentir grattare il cucchiaino che spazzola via l’ultima nota di gusto; raschia avidamente la mia pelle, mi arriccia il naso mischia gli occhi ai denti fonde le orecchie che tutto amalgamato alla fine da più gusto.

Non c’è una regola, non vengo visto ma solo percepito. Io sono il cristallo di zucchero che ammorbidisce la miscela, la mente il pensiero la scintilla, il fiocco d’acqua congelato, la proteina, il globulo di grasso, il minerale depositato, la vitamina, la fibra.

Questo sono, l’interconnessione fisica e chimica degli ingredienti scelti, l’anima.

E un gelato finisce, c’è poco da fare. Come le parole lette che svaniscono nella memoria, un gelato si scioglie nella memoria sensoriale. Annidato lì stimola il desiderio di un nuovo assaggio in un cerchio incessante di voglia.

Come per “Colazione da Fassi” che volge al termine, lascia spazio a una nuova rubrica che riempirà il vuoto con la stessa anima di prima, dal sapore completamente diverso.

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Andrea Fassi

Pronipote del fondatore del Palazzo del Freddo, Andrea rappresenta la quinta generazione della famiglia Fassi. Si laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali coltivando l’interesse per la scrittura. Prima di seguire la passione di famiglia, gira il mondo ricoprendo diversi ruoli nel settore della ristorazione ed entrando in contatto con culture lontane. Cresciuto con il gelato nel sangue, ama applicare le sue esperienze di viaggiatore alla produzione di gusti rari e sperimentali che propone durante showcooking e corsi al Palazzo del Freddo. Ritorna al passato dando spazio al valore dell’intuito invece dei rigidi schemi matematici in cui spesso oggi è racchiuso il mondo del gelato. Combina la passione per il laboratorio con il controllo di gestione: è l’unico responsabile del Palazzo del Freddo in qualità di Amministratore Delegato e segue la produzione dei locali esteri in franchising dell’azienda. In costante aggiornamento, ha conseguito il Master del Sole 24 Ore in Food and Beverage Management. La passione per la lettura e la scrittura lo porta alla fondazione della Scuola di scrittura Genius nel 2019 insieme a Paolo Restuccia, Lucia Pappalardo, Luigi Annibaldi e ad altri editor e scrittori. Premiato al concorso “Bukowsky” per il racconto “La macchina del giovane Saleri”, riceve il primo premio al concorso “Esquilino” per il racconto “Osso di Seppia” e due menzioni speciali nei rispettivi concorsi “Premio città di Latina” e “Concorso Mario Berrino”. Il suo racconto “Quando smette di piovere”, dedicato alla compagna, viene scelto tra i migliori racconti al concorso “Michelangelo Buonarroti”. Ogni martedì segue la sua rubrica per la scuola Genius in cui propone racconti brevi, pagine scelte sui sensi e aneddoti dietro le materie prime di tutto il mondo. Per la testata “Il cielo Sopra Esquilino” segue la rubrica “Esquisito” e ha collaborato con il sito web “La cucina italiana” scrivendo di gelato. Docente Genius di scrittura sensoriale, organizza con gli altri insegnanti “Il gusto per le storie”, cena evento di degustazione di gelato in cui le portate si ispirano a libri e film.

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