Come trasformo Chef Hiro in gelato

Sorride, conosce, studia e condivide miscelando impeccabile la passione goliardica italiana al rigore appassionato giapponese.

Panna bianca come neve si posa su un fior di latte d’alpeggio. Brillano puntini neri di vaniglia Bourbon ad adornare una coppa ricca che di lì a poco gusterò. In abbinamento un gelato al tè matcha è la sfumatura d’oriente che desideravo.

Fondere due culture lontane non significa però limitarsi a un abbinamento ben riuscito. I modi, le tradizioni, i costumi e i sapori devono fiorire su una consapevolezza ben chiara: l’esatta emulsione, la stabilità dei due singoli componenti.

Per emulsione si intende la dispersione di un liquido in minute particelle in un altro liquido. Immaginate una goccia di olio in acqua.

Ecco, il mio amico Chef Hiro nell’emulsione culinaria e culturale tra Italia e Giappone è quell’emulsionante naturale che immerge mente e cuore e rende stabile l’incontro di due realtà. Sorride, conosce, studia e condivide miscelando impeccabile la passione goliardica italiana al rigore appassionato giapponese.

Amalgama con maestria due culture dalle radici profonde e il successo che ha raggiunto non ha mutato la limpidezza del suo sguardo raffinato e naturale.

Il processo di emulsione è così ben effettuato nel suo caso che sei certo lui sia tanto giapponese quanto italiano.

Così il cucchiaio affonda tra gelato al tè matcha e quel semplice ma complesso fior di latte d’alpeggio, seduto nel mio ufficio guardo la foto con Hiro che ho appeso tra i ricordi belli del mio lavoro e mi ritrovo in Giappone.

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Andrea Fassi

Pronipote del fondatore del Palazzo del Freddo, Andrea rappresenta la quinta generazione della famiglia Fassi. Si laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali coltivando l’interesse per la scrittura. Prima di seguire la passione di famiglia, gira il mondo ricoprendo diversi ruoli nel settore della ristorazione ed entrando in contatto con culture lontane. Cresciuto con il gelato nel sangue, ama applicare le sue esperienze di viaggiatore alla produzione di gusti rari e sperimentali che propone durante showcooking e corsi al Palazzo del Freddo. Ritorna al passato dando spazio al valore dell’intuito invece dei rigidi schemi matematici in cui spesso oggi è racchiuso il mondo del gelato. Combina la passione per il laboratorio con il controllo di gestione: è l’unico responsabile del Palazzo del Freddo in qualità di Amministratore Delegato e segue la produzione dei locali esteri in franchising dell’azienda. In costante aggiornamento, ha conseguito il Master del Sole 24 Ore in Food and Beverage Management. La passione per la lettura e la scrittura lo porta alla fondazione della Scuola di scrittura Genius nel 2019 insieme a Paolo Restuccia, Lucia Pappalardo, Luigi Annibaldi e ad altri editor e scrittori. Premiato al concorso “Bukowsky” per il racconto “La macchina del giovane Saleri”, riceve il primo premio al concorso “Esquilino” per il racconto “Osso di Seppia” e due menzioni speciali nei rispettivi concorsi “Premio città di Latina” e “Concorso Mario Berrino”. Il suo racconto “Quando smette di piovere”, dedicato alla compagna, viene scelto tra i migliori racconti al concorso “Michelangelo Buonarroti”. Ogni martedì segue la sua rubrica per la scuola Genius in cui propone racconti brevi, pagine scelte sui sensi e aneddoti dietro le materie prime di tutto il mondo. Per la testata “Il cielo Sopra Esquilino” segue la rubrica “Esquisito” e ha collaborato con il sito web “La cucina italiana” scrivendo di gelato. Docente Genius di scrittura sensoriale, organizza con gli altri insegnanti “Il gusto per le storie”, cena evento di degustazione di gelato in cui le portate si ispirano a libri e film.

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